I rapporti tra Luciano Spalletti e la società Inter sono particolarmente tesi dopo l'esonero e il mancato accordo sulla buonuscita. Un mancato accordo che costrinse Spalletti a rifiutare l'offerta del Milan, che il tecnico avrebbe preso in considerazione solo dopo il pagamento di un anno intero di stipendio da parte dell'Inter.
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Inter-Spalletti, ecco quando è saltato il tavolo della trattativa: “Fu considerata provocazione”
I rapporti tra Luciano Spalletti e la società Inter sono particolarmente tesi dopo l'esonero e il mancato accordo sulla buonuscita
Ecco il resoconto di quella trattativa, rievocata dalla Gazzetta dello Sport.
"Spalletti ha tuttora un contratto con l’Inter fino al giugno 2021. Prima della eventuale firma con il Milan - l’esonero di Giampaolo risale all’8 ottobre scorso – il tecnico e i nerazzurri cercarono un accordo. L’Inter, ben felice di liberarsi di un ingaggio pesante - poco più di 4,5 milioni di euro netti a stagione -, offrì a Spalletti il pagamento degli stipendi fino a fine 2019. Totale: un milione di euro netto. E il tecnico a quel punto sarebbe stato libero di firmare per il Milan. Luciano disse no. E rilanciò, chiedendo l’intero ingaggio della stagione in corso, fino al giugno 2020. L’Inter la giudicò una provocazione, oltre che una proposta irricevibile dal punto di vista economico. Il tavolo della trattativa saltò. E al Milan arrivò Pioli".
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