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Suning scatenata: ora punta alla Torre Velasca di Milano. Con l’aiuto di Percassi…

La Torre Velasca è uno dei Palazzi storici di Milano

Suning vuole fare le cose sul serio e non solo nel calcio ma anche negli affari

Riccardo Fusato

Suningvuole fare le cose sul serio e non solo nel calcio ma anche negli affari. Secondo quanto riportato da Il Giorno, mister Zhang medita di espandersi sul territorio milanese e punta agli asset immobiliari: non solo in questi mesi è alla ricerca della “location” giusta da 200mila metri quadri (fra Rho e Cormano) per stadio e/o cittadella sportiva, ma l’idea su cui sta lavorandol’uomo d’affari cinese, come riportato da Il Foglio, è di mettere le mani sulla Torre Velasca, lo storico edificio milanese messo in vendita dalla compagnia assicurativa UnipolSai(lo ha ereditato dall’ex Fondiaria-Sai della famiglia Ligresti). Fino qualche mese fa tra i desideri della proprietà cinese nerazzurra (in particolar modo di Zhang junior) c’era quello di fare del grattacielo a sud del Duomola nuova sede dell’Inter.

Poi si è pensato ad un superstore, che avrebbe certamente più senso per il colosso asiatico dell’elettronica. L’operazione, si sussurra, sarebbe appoggiata da un grosso partner istituzionale di Nanchino visto che secondo esperti finanziari il valore dell’affare si aggirerebbe sui 110 milioni di euro. È anche vero che i cinesi si trovano di fronte la concorrenza inglese (Orion capital markets), ma il gruppo Suningpare sia disposto a investire maggiori risorse finanziarie per mettere le mani su uno dei monumenti cittadini. Per la Torre Velasca, 26 piani con pianta ellittica, il corposo restyling interno ha dato importanti risultati: al piano terra sono stati creati spazi culturali, sopra uffici e ancora più in alto, nella parte «larga» della costruzione anni ’50, suite di lusso per affitti brevi. Per anni i tentativi di venderla si sono fermati sul più bello. Poi ecco Percassi, presidente dell'Atalanta.  Fra i mille interessi e i molteplici ruoli del presidente dell’Atalanta c’è pure quello di “sviluppatore immobiliare”: ovvero, è lui in questo settore il referente dei gruppi internazionali che guardano con interesse all’Italia, punto di riferimento importante per l’apertura di store di vario genere.

Lo ha già fatto in passato, fra gli altri, per marchi come Zara, Nike, Wagamama, Benettone Swatch. E pure per Starbucks, brand in enorme crescita. E qui s’incrocia la partnership commerciale sull’asse Bergamo-Nanchino: perché se è vero che Percassi potrebbe avere un ruolo decisivo per l’acquisizione di Torre Velasca da parte di Suning, i cinesi aiuterebbero lo sbarco sul mercato asiatico proprio degli Starbucks, catena statunitense di caffetterie prossima ad aprire 200-300 punti vendita anche in Italia grazie a Percassi. Shopping e business, in due sole parole: “big deal”. Perché il grande affare, questa volta, lo hanno fiutato un po’ tutti. Con le casse (e i bilanci) di Inter e Atalanta che potrebbero sorridere, anche se qui il pallone sembra solo un dettaglio.

(Il Giorno)

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