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Garlando: “Inter, primo tempo inopportuno. Turnover? C’è modo e modo. Rimonta come vittoria”

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Il giornalista, sulle pagine de La Gazzetta dello Sport, ha commentato le scelte di Inzaghi nel primo tempo e il pareggio trovato dai nerazzurri

Il giornalista Luigi Garlando, sulle pagine de La Gazzetta dello Sport, ha commentato le scelte di Inzaghi nel primo tempo e il pareggio trovato dai nerazzurri:

Garlando: “Inter, primo tempo inopportuno. Turnover? C’è modo e modo. Rimonta come vittoria”- immagine 2

Il primo tempo dell’Inter a Lisbona è parso inopportuno, per l’approccio e, ancora di più, per la scelta della formazione che ha dettato l’approccio molle. L’impegno di coppa è caduto tra due notevoli scontri diretti di campionato (Juve, Napoli)? A ottavi già conquistati, con la prospettiva di giocarsi il primo posto con la Real Sociedad nell’ultimo turno, l’incrocio con il Benfica conta poco? Ok, un po’ di turnover ci sta. Ma c’è modo e modo. Cambiarne 8 di botto permette ai titolari di riposare, ma mette in difficoltà le alternative che vorrebbero lucidare la propria candidatura, perché non è facile far bene in una squadra totalmente stravolta. Con qualche cambio per tempo, ci sarebbe stato turnover comunque, ma in una squadra più competitiva, con un’ossatura di titolari, le riserve avrebbero potuto rendere di più. Invece sono state travolte dal Benfica dell’ex amico Joao Mario che ne ha fatti 3. Il giovane Bisseck, sempre in affanno, diventa il simbolo di una squadra in bambola: 3-0. All’intervallo, i nerazzurri non rientrano in spogliatoio. Restano sul prato perché non devono ascoltare o parlare, devono solamente prendere coscienza di essere l’Inter, allo Stadio Da Luz, in Champions League.


Inter Inzaghi

La magia riesce. La Beneamata del secondo tempo è tutto un altro mondo e ha tutta un’altra anima, enorme. La prima fiammata la danno gli stessi protagonisti dell’imbarazzante primo tempo, che nella tempesta dei primi 45’ hanno imparato a conoscersi e a giocare insieme. Arnautovic avvia la rimonta; Frattesi, trasfigurato rispetto al primo tempo, segna un bellissimo 3-2. Poi arrivano i nostri. Thuram si procura il rigore del 3-3, timbrato da Sanchez. Entrano anche Dimarco e Barella che colpisce il legno del possibile 4-3, risultato che risuona sempre iconico. Ma va benissimo così. La spettacolare rimonta di Lisbona, nel cuore dell’Inter, viene percepita come una vittoria e carica a molla la truppa per lo scontro del Maradona. Tante ballerine di prima fila hanno riposato, quelle di secondo piano ora hanno un po’ di convinzione in più.

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