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FCIN1908 Scouting – Altoatesino con colpi da brasiliano: Wieser, pupillo di Samaden

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La rubrica sui migliori giovani del panorama internazionale curata da Fcinter1908: oggi presentiamo David Wieser

Fabio Alampi

In un calcio dove sempre più giovani riescono a imporsi e a far innamorare i propri tifosi, con le più grandi società pronte a sfidarsi a suon di milioni per accapararsi i migliori, Fcinter1908 vi propone ogni settimana un talento diverso, con un occhio di riguardo per i giovani di casa nerazzurra.

Serietà e disciplina da tirolese, creatività e giocate da brasiliano: David Wieser è uno dei talenti dell'Inter di Armando Madonna, una delle colonne portanti della Primavera nerazzurra. Centrocampista di qualità, duttile e molto promettente, Wieser è un altro dei prodotti della luminosa nidiata interista dei 2002 dei vari Esposito, Pirola, Stankovic ed Oristanio, con cui si è laureato campione d'Italia Under 16 e Under 17.

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Pupillo di Samaden

Figlio di padre trentino, di professione scultore, e madre brasiliana, Wieser nasce a Vipiteno, provincia di Bolzano, il 13 febbraio 2002, e trascorre la sua infanzia nella vicina Ortisei, dove comincia a tirare i primi calci ad un pallone nella squadra della città, il Gherdeina. Da qui passa al Brixen, dove mostra qualità fuori dal comune che attirano l'attenzione del Sudtirol, principale club del Trentino Alto Adige, che decide di farlo entrare nel proprio vivaio. Il suo talento varca i confini regionali, e il suo nome finisce sul taccuino del responsabile del settore giovanile dell'Inter, Roberto Samaden: Wieser conquista il dirigente nerazzurro, che nel 2017 ne ufficializza l'arrivo nel corso di una conferenza stampa tenuta a Riscone di Brunico, al tempo sede del ritiro estivo dell'Inter di Luciano Spalletti, elogiandolo pubblicamente.

La scalata in nerazzurro

Wieser viene inserito nella formazione Under 16 allenata da Bonacina, dove si ritaglia fin da subito un ruolo di primo piano: conclude la sua prima stagione con la maglia dell'Inter laureandosi campione d'Italia, giocando da titolare la finale scudetto contro la Juventus. Stesso copione 12 mesi dopo, con l'Under 17: sotto la guida di Zanchetta bissa il titolo dell'anno precedente, conquistando anche la Supercoppa di categoria. La sua crescita subisce una battuta d'arresto con l'approdo in Under 18: poche presenze (complice anche lo stop anticipato al campionato a causa della pandemia di coronavirus) e ancor meno occasioni per mettere in mostra le sue qualità.

La svolta arriva in questa stagione, quando entra stabilmente nella rosa della Primavera: Madonna gli concede fiducia, affidandogli una maglia da titolare come mezzala sinistra, e Wieser torna a far intravedere sprazzi di talento, seppur inframezzati da alcune pause di troppo. Spesso aggregato alla Prima Squadra di Antonio Conte, a fine novembre riceve la prima convocazione con i grandi in occasione del match di campionato contro il Torino, prima di rinnovare il suo contratto con l'Inter fino al 30 giugno 2023.

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Talento in attesa di esplodere

Nato come centrocampista offensivo, una volta arrivato all'Inter il raggio di azione di Wieser è stato arretrato, dimostrando di sapersi rendere utile in più posizioni (mezzala, trequartista e all'occorrenza anche regista). Dotato di una grande visione di gioco e di mezzi tecnici importanti (come testimoniano i 3 assist messi a referto in questa stagione), a Milano ha imparato a diventare più concreto, limitando i fronzoli e badando più al sodo, lavorando sulla crescita fisica e sulla velocità di esecuzione. Il suo talento è fuori discussione, ma per poter aspirare a una carriera di alto livello deve ancora fare uno step in termini di cattiveria agonistica e costanza di rendimento, fin qui i suoi talloni d'Achille: le qualità ci sono, tocca ora a lui tirar fuori la personalità necessaria per emergere. L'Inter ci crede: garantisce Samaden.

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