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Stadio, piovono soldi su Inter e Milan? Naming rights, un’azienda in pole: le cifre

Gianni Pampinella
Gianni Pampinella Redattore 
A meno di una settimana dallo storico rogito, i due club lavorano sui naming rights. Un'azienda è in pole

Il 5 novembre 2025 è una data storica per Inter e Milan. Quel giorno i due club hanno completato il rogito e San Siro è diventato di proprietà dei club. A meno di una settimana dallo storico rogito, i due club lavorano sui naming rights. Come sottolinea la Gazzetta dello Sport, l’idea è avere un grande partner che porti una cifra importante, superiore ai 20 milioni a stagione.

"Ci sono entrate robustissime e altre che – pur preziose - si possono considerare accessorie. Fra le voci principali spiccano i naming rights, ovvero i diritti di denominazione. In parole povere: il nome dell’impianto, quale azienda strizzerà l’occhiolino al mondo dalla facciata del nuovo San Siro. Soldi che entrano diretti nelle casse dei club e contribuiscono fattivamente ai ricavi. Ecco, a Milano intendono massimizzare questi profitti, sulla base di tre semplici punti di partenza: 1) è l’impianto che viene edificato sulle ceneri di uno stadio mitico come il Meazza; 2) è l’impianto di due club storici, vincenti e internazionali come Milan e Inter; 3) è un impianto progettato da due studi di grande affidabilità ed esperienza a livello mondiale come Foster+Partners e Manica".

 

Secondo il quotidiano sono potenzialmente in ballo diversi candidati. Uno di questi porta a Generali. "Un profilo che sarebbe ritenuto adeguato e appropriato nel panorama attuale. Non semplice quantificare il costo di una operazione ma c’è un’idea di partenza. La Juventus nel 2020 ha chiuso un accordo decennale con Allianz da 103 milioni, che prevede varie forme di sponsorizzazione. La quota dei naming rights è stimata in 7-10 milioni a stagione. Milan e Inter possono offrire un palcoscenico ancora più affascinante e una visibilità doppia, con due squadre impegnate in campionato e coppe. Ecco perché, pur in fase molto preliminare, si parla di richieste da 25, anche 30 milioni. Troppo? Si vedrà nei prossimi mesi".

(Gazzetta dello Sport)