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Da Berti a Bergomi, fino a Zenga: i compagni dell’Inter dei record ricordano Brehme

Gianni Pampinella Redattore 

 

“Mi sembra impossibile: lo sentivamo sempre. Di sicuro è stato il giocatore straniero con cui ho mantenuto il rapporto più forte e duraturo. Era ancora molto legato alla squadra, ai colori nerazzurri. E' sempre stato solare, era una bella persona, con voglia di vivere. Ci ricordiamo di lui per il rigore in finale dei Mondiali, ma non dobbiamo dimenticare che Andy è in tutte le migliori formazioni della storia tedesca, nella Hall of Fame, ha trascinato la Germania anche ai Mondiali dell'86 segnando su punizione in semifinale. Si parla di un campione incredibile, che calciava in maniera incredibile con il destro e con il sinistro. Lo chiamavo regista difensivo, era la nostra sicurezza: quando dovevamo giocare un pallone lo davamo a lui o a Matteoli”.

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