"Sono un nostalgico, terrei lo stadio di San Siro come un monumento nazionale. Non sono dalla parte di quelli che lo vorrebbero abbattere. Capisco le logiche del calcio moderno, ma mi ci farei legare ai cancelli". Parlando con l'AdnKronos, non usa mezzi termini il comico Enrico Bertolino, tifoso interista doc, per stigmatizzare la delibera del Consiglio comunale di Milano con cui è stata approvata la vendita al Milan e all'Inter del Meazza.

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San Siro, Bertolino: “Io nostalgico, mi farei legare ai cancelli. Ma Inter e Milan…”
Delibera che apre la strada ai passaggi successivi, ovvero la realizzazione di un nuovo impianto che soddisfi "i più elevati standard internazionali", come hanno precisato le due società in una nota congiunta. "Spererei - aggiunge Bertolino - che questo monumento rimanesse, poi si potrebbe gestire la situazione come hanno fatto in altre città. Come è stato fatto, ad esempio, a Madrid con il Bernabeu.
Non entro nel merito dei discorsi urbanistici, sono un semplice tifoso nostalgico che lì è cresciuto. Certo, è chiaro che gli stadi sono il nuovo business". I nuovi proprietari delle società "spesso fingono di tifare per le squadre per poi costruire gli stadi. E' giusto, è una logica commerciale che non discuto. Temo che il fatto di volere abbattere e ricostruire", presupponga " altre motivazioni non legate al calcio ma al business", ribadisce Bertolino.
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