«In tanti potrebbero essere i migliori. Ma credo si debba dare a Inzaghi per tutti quelli che sono entrati e anche se Carlos Augusto ha giocato così vuol dire che c'è qualcuno che sa fare bene con tutti loro. Dei tre centrocampisti che hanno idee molto chiare, credo che Mkhitaryan nei momenti di difficoltà la tranquillità della squadra passava da lui. Nel momento delle difficoltà si può solo fare affido sui giocatori e sui meccanismi della squadra. Un altro giocatore al posto di Thuram avrebbe tirato pensando ad un'unica occasione, ma ha sentito arrivare Lautaro e ha lasciato palla con la convinzione di aver fatto una cosa straordinaria», ha sottolineato l'ex centrocampista nerazzurro.
«Quando è entrato Muller la partita sembrava ormai morta, ma quando si è scaldato e la gente ha capito che entrava è cambiata l'atmosfera. Lui è sempre dove cade la palla. Magari il risultato sarebbe stato comunque una vittoria per l'Inter, perché senza di lui avrebbe vinto 1-0 l'Inter. Quando è entrato la partita ormai era chiusa, lui l'ha riaccesa e ha motivato i compagni avvicinandosi ad ognuno di loro».
Il triplete?
—«Se l'Inter può raggiungerlo? La maratona non la vivi negli ultimi 100 metri, ma nei 42 km precedenti. Il sogno sono serate come queste, non si sa dove si arriva. Non puoi sapere cosa può succedere alla fine della maratona e l'Inter sta correndo a ritmo loro. Vorrei che facessero la loro storia, mettergli l'obbligo del Triplete, in cui devi avere tutto, anche la fortuna della tua parte. Possono arrivarci sì, ma se continuassero con questa mentalità e questa intensità sicuramente qualcosa a casa lo porteranno», ha concluso Cuchu.
(Fonte: SS24)
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