Una Champions mai vista. Soprattutto perché tocca come non mai vari angoli d'Europa e Asia. La qualificazione alla prima fase della competizione del Kairat Almaty pone infatti un problema in più, ovvero le trasferte lunghissime a cui verranno sottoposte le squadre europee. A tal proposito, scrive la Gazzetta dello Sport:

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"Tanto basta per fare del Bodo Glimt la squadra più settentrionale mai arrivata in un girone di Champions. Lo stadio è un piccolo catino da ottomila posti, incastrato tra fiordi e montagne. Qui l’inverno porta settimane di buio artico e per arrivarci da Milano servono almeno cinque ore con scalo, voli limitati e un meteo che può trasformare ogni viaggio in un’odissea".
"Almaty è la nuova frontiera della Champions. Con i suoi 76.88°E di longitudine, il Kairat ha battuto il precedente primato dell’Astana e portato la competizione più vicino che mai all’Asia centrale. Oggi il Kairat si ritrova in una posizione che parla da sola: più vicino a Pechino che a Roma. Per chi arriva dall’Italia i numeri non lasciano scampo: da Milano ad Almaty sono 6.735 km e oltre nove ore di volo. La trasferta più lunga mai toccata in Champions. Nel 2015/16, il Benfica volò fino ad Astana: 6.173 km in linea d’aria, record europeo per una partita di Champions. Un primo posto che oggi rischia di perdere: Milano-Almaty lo supera di oltre 500 km".
(Fonte: gazzetta.it)
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