Partenza tentennante, poi, una volta inserita la marcia giusta, l'Inter ha iniziato a correre. Contro la Cremonese i nerazzurri hanno centrato la quinta vittoria consecutiva tra campionato e Champions, uno strappo necessario perché al rientro dalla sosta la squadra sarà attesa da un tour de force importante.

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Chivu è già tre passi avanti: ha fatto meglio dell’ultimo Inzaghi. Ora una nuova missione
"Partenza lenta, ma comunque migliore dell’ultimo Inzaghi. Dopo 6 giornate di campionato l’Inter di Chivu ha messo insieme 12 punti, mentre l’ultima versione di quelle di Simone ne aveva raccolti 11. Meglio il rumeno anche in Champions: 2 successi su 2 contro un pareggio e una vittoria. L’Inter di oggi ha forse pagato un pizzico di adattamento alla nuova guida tecnica e ai cambiamenti (non stravolgimenti) introdotti. Ci sono voluti un paio di scossoni, contro Udinese e Juventus in rapida successione, e poi la situazione si è assestata", sottolinea il Corriere dello Sport.
"Anzi, le ultime esibizioni sono state di livello notevole, grazie ad una crescita nella cifra di gioco e alla correzione di alcuni difetti. Tornando all’attualità, il rilancio nerazzurro è stato agevolato anche da un calendario non troppo complicato: 5 successi consecutivi tra Serie A e Champions. E averlo sfruttato è stato senz’altro un merito. I progressi, le antiche e le nuove sicurezze, però, vanno testati e verificati con l’asticella più alta. Beh, in questo senso, non occorrerà attendere molto, visto che alla ripresa del campionato, l’Inter affronterà, in trasferta, prima la Roma e poi il Napoli, ovvero le prime della classe: tutto in una settimana, con l’intermezzo del viaggio ia Bruxelles per sfidare l’Union St.Gilloise. È l’occasione per dare una prima svolta all’annata".
"Dall’altra parte, però, c’è anche il rischio di andare incontro ad un ridimensionamento. Tanto più che c’è da invertire la rotta nel rendimento negli scontri diretti. Nell’anno scudetto, i nerazzurri furono implacabili: pochi punti persi e zero sconfitte. Nel campionato passato, invece, proprio i big match si sono rivelati un tallone d’Achille. Pochi successi, due con l’Atalanta, uno con Roma e Lazio, e diversi stop. Tra le vittorie mancate più dolorose quella del Maradona, con il pareggio del Napoli a pochi minuti dalla fine, e quelle a San Siro contro la Lazio, con rigore contro quasi al fotofinish. La seconda, in particolare, è costata il bis scudetto".
(Corriere dello Sport)
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