Nonostante il risultato netto, 4-0, e una prestazione solidissima, Cristian Chivu non si accontenta. Al termine della gara col Como, il tecnico nerazzurro ha ammesso che "si poteva fare meglio". "Ma se dovesse scegliere cosa gli è piaciuto della sua Inter contro il Como non prende nessuno dei quattro gol (anche se il terzo, quello di Calhanoglu, l’ha particolarmente colpito) e sceglie di nuovo l’atteggiamento contro una squadra che aveva definito «fastidiosa». Il poker di San Siro lascia in vetta almeno per una notte Lautaro e compagni, ma l’allenatore dice di non guardare la classifica. Bluff? Magari solo una buona dose di sincerità che il tecnico si è concesso dopo la scorpacciata di gol di questi ultimi tre giorni", sottolinea la Gazzetta dello Sport.

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Chivu il perfezionista. Ecco il gol che l’ha particolarmente colpito. E non parlategli…
"Chivu fa sempre quadrato intorno alla sua squadra, tutela il gruppo e difende i singoli. E con l’assist di ieri per il primo gol di Lautaro, è impossibile non tornare anche su Luis Henrique – riportato a destra dopo l’esperimento Diouf contro il Venezia – e sulla sua prestazione, la migliore da quando è all’Inter".

"Questa squadra segna in ogni modo. Numeri alla mano: 24 gol dall’interno dell’area di rigore e 6 da fuori. Nessuno in Serie A ha fatto meglio né nel primo né nel secondo caso. Nel momento migliore del Como, l’Inter ha saputo resistere, ma Chivu è un perfezionista... «Avrei voluto palleggiare un po’ di più, abbiamo avuto sempre fretta di verticalizzare. Ci voleva un po’ di serenità per trovare le giocate giuste e nella ripresa in ripartenza ci siamo riusciti». Missione compiuta, quindi. E non parlategli più della sfida nella sfida con Cesc Fabregas: «Non sono a caccia di reputazione - osserva Chivu -, a me interessa soltanto l’Inter e mantenere ordine e disciplina nel quotidiano per raggiungere i nostri obiettivi».
(Gazzetta dello Sport)
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