Al termine della gara vinta contro il Genoa, Cristian Chivu ha rilasciato alcune dichiarazioni che qualcuno ha definito di stampo 'mourinhiano'. "Si diceva che dovevamo arrivare ottavi o decimi perché eravamo finiti". Un messaggio a chi aveva messo in dubbio squadra e tecnico all'inizio della stagione.

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L’ultimo Chivu sembra un po’ Mourinho. Il tecnico ha deciso di alzare i toni perché…
"L'ultimo Chivu sembra un po' Mourinho, quello che sentiva il rumore dei nemici, ma in realtà li trovava anche dove non c'erano. Un po' come Chivu, che ha deciso di alzare i toni alla vigilia del Genoa, un po' per orgoglio un po' per portare l'attenzione su se stesso e allontanarla dalle precedenti sconfitte. Il primato in classifica è un premio al cambio di strategia dialettica", sottolinea il Giornale.
"Il primato però vale anche un lunedì di riposo. L'Inter si ritrova oggi e domani vola in Arabia Saudita. "Vogliamo la Supercoppa", dice Chivu senza nascondere l'ambizione. La coppa passa dalla semifinale di venerdì col Bologna, ma per alzarla l'Inter deve rompere l'incantesimo che da 13 partite le impedisce di vincere contro Milan e Napoli (le semifinaliste del giovedì) e Juventus. Il rischio è che il tabù diventi un incubo, ma questo è un altro discorso. Partiranno anche Calhanoglu e Darmian. Il play turco potrebbe tornare utile per l'eventuale finale. Vedremo se alla vigilia Chivu sceglierà la retromarcia dialettica o se confermerà il nuovo atteggiamento, chissà quanto condiviso con la società".
(Giornale)
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