fcinter1908 ultimora Conte, gli interisti hanno gli stessi ‘retropensieri’. Potrebbe aver cambiato idea rispetto a…

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Conte, gli interisti hanno gli stessi ‘retropensieri’. Potrebbe aver cambiato idea rispetto a…

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Quella di sabato è stata solo l'ultima di una lunga telenovela tra il tecnico e l'Inter
Gianni Pampinella
Gianni Pampinella Redattore 

Al termine di Napoli-Inter, Antonio Conte non ha risparmiato stoccate nei confronti di Marotta, Chivu e addirittura di Inzaghi. Non è la prima volta che il tecnico attacca il club nerazzurro.

 "Se fosse il titolo di una canzone sarebbe ‘Storia di un non amore’, quello tra Antonio Conte e l’Inter. Telenovela che viene da lontano e quella di sabato sera è stata solo l’ultima puntata, suddivisa in due atti: un botta e risposta a tema scatologico con Lautaro da un lato all’altro del campo, poi lo scontro a distanza col fu sodale Marotta da un lato all’altro dello schermo", sottolinea Tuttosport.

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"Cominciò tutto con un mal di pancia. Conte era solo da qualche settimana allenatore dell’Inter e il 19 luglio del 2019, durante la tournée asiatica, cominciò a borbottare (eufemismo...) per il mercato. «Pensavo di essere più avanti. Dobbiamo darci una mossa». Poi arrivarono Lukaku e gli altri e la stagione proseguì liscia... fino a novembre. Quando dopo la sconfitta in rimonta in Champions contro il Borussia Dortmund (da 2-0 e 2-3), Conte tirò in ballo il curriculum non vincente di Barella e Sensi, tuonando così: «Venisse qualche dirigente a dire qualcosa». Tu, quoque, Antonio, allora volevi l’intervento di un dirigente, che nel frangente ci pare fosse Beppe Marotta. Potremmo sbagliarci, o potrebbe essere Conte che ha cambiato idea". 

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"Dopo la sconfitta in finale di Europa League a fine agosto 2020 Conte sbottò di nuovo, come pure a fine campionato. «Nessuna protezione per me e giocatori. Zero. Tanta gente non deve salire sul carro». Sembrava un addio, invece Marotta ricucì tutto a Villa Bellini e il binomio Conte-Inter proseguì con lo scudetto '20-21, prima della rottura definitiva. Conte lasciò, poi tornò in Italia nel '24-25 da allenatore del Napoli. Ma l’Inter è ancora lì, a contendergli fino all’ultimo lo scudetto. A novembre 2024 dopo il rigore su Dumfries in Inter-Napoli, arrivò l’ultima grande bordata. «Il Var se c’è un errore deve intervenire, altrimenti si creano retropensieri». Gli stessi retropensieri che in questo momento avranno gli interisti". 

(Tuttosport)