Il giorno dopo Napoli-Inter, dalle colonne del Giornale, Tony Damascelli analizza la gara del Maradona. "L'ha vinta il Napoli, non Conte, l'ha persa l'Inter, non Chivu. Significa che al Maradona è venuto fuori l'orgoglio dei campioni d'Italia, stuzzicati dalle provocazioni degli avversari e da due sconfitte consecutive. Significa che l'Inter è andata dietro le proprie presunzioni, convinta dalla passeggiata di Champions di poter vivere di rendita, subire 19 gol finora in campionato è segnale grave per una squadra con i progetti grandiosi".

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Damascelli: “L’Inter è andata dietro le proprie presunzioni. Il segnale grave…”
"Nella zona centrale di gioco l'Inter non si è mossa con intelligenza e saggia lettura, ha preferito la fase offensiva a quella difensiva lasciando scoperta la terza linea nerazzurra che ha sofferto moltissimo, anche per la prestazione fallimentare di Acerbi che sembra al limite del tramonto di una carriera splendida e all'opaco Akanji".
"L'arbitro Mariani non ha saputo gestire il nervosismo e le provocazioni, ha utilizzato male le ammonizioni, i suoi collaboratori al Var hanno ribadito che il tempo per il controllo e la decisione su episodi controversi è nettamente superiore a quello utilizzato dai malfattori del Louvre. Non è soltanto una battuta ma la conferma di un sistema che ha intossicato il football e che così proseguirà questa sua azione nociva, oltre che teatrale, come già in Milan-Pisa si era evidenziato. Napoli primo e oggi la Roma potrebbe affiancarlo in testa, l'Inter torna con i piedi per terra".
(Il Giornale)
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