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Di Canio: “Inzaghi bravo a dare gioco ma poi serve altro. C’era una faccia che mi faceva tenerezza”

Marco Astori Redattore 
Paolo Di Canio, ex calciatore, ha commentato così negli studi di Sky Sport la sconfitta dell'Inter a San Siro di oggi contro la Roma

Paolo Di Canio, ex calciatore, ha commentato così negli studi di Sky Sport la sconfitta dell'Inter a San Siro di oggi contro la Roma: "Se l'Inter è questa con due partite da giocare col Barcellona, fa fatica a fare risultato con tutte. Quando sento dire problema fisico, ora potreste anche trovarmi d'accordo: ma già alla 15a aveva 7 punti in meno dell'anno prima, alla 29a l'anno scorso aveva 12 punti in più. Le motivazioni fanno la differenza: ci sono allenatori che sanno fare questo e allenatori bravi come Inzaghi che sono bravi in altri aspetti come il gioco, ci ha deliziato con questo, ma c'è la gestione.

A Parma non puoi prendere 2 gol, non si può parlare di stanchezza: è stata rimontata troppe volte l'Inter, non può essere stanchezza. Poi col Bayern tutti a prendere pallonate in faccia per non farsi far gol. Questo non vuol dire che Inzaghi non sia bravo, è bravissimo in alcune cose: ma se parliamo di Conte in un modo e di Inzaghi in un altro, è perché manca qualcosa all'uno e all'altro. E' vero che alcuni giocatori non ti hanno aiutato, anche oggi Zielinski entrato malissimo: noi parliamo di una squadra recuperata 11 volte negli ultimi 20 minuti. Non ha incontrato sempre il Liverpool, il Barcellona e il PSG: con squadre alla portata, vuol dire cali di tensione che non possono essere stanchezza.

Noi parliamo di voler portare a casa il risultato con determinazione e cattiveria: e l'unico che ho visto esultare sull'1-0 contro è Acerbi che con quella faccia mi fa tenerezza, è l'unico che ci crede mentre gli altri si girano di schiena. E' una squadra che difetta in questo, non ha virilità e giocatori cattivi: nel Milan con Seedorf Kakà e Pirlo, Gattuso era il cavernicolo che quando loro calavano si faceva il mazzo e rompeva gli equilibri con determinazione. Al Real chi manca? Carvajal, il brutto provocatore, il Nacho, quelli che hanno il DNA del club. E' stata costruita una bella squadra all'Inter e abbiamo fatto i complimenti meritatissimi, però una cosa deve portarla a casa gestione o non gestione: nel momento cruciale devi fare delle scelte".