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Emre: “Inter, non è finita. Piansi nel 2003, in finale avremmo vinto. Mi rivedo in Barella”

Fabio Alampi Redattore 

L'ex centrocampista dell'Inter era in campo 20 anni fa: oggi si augura che i nerazzurri possano passare il turno

Emre Belozoglu era in campo nel 2003, quando il Milan eliminò l'Inter in semifinale di Champions League con due pareggi. L'ex centrocampista turco, oggi allenatore dell'Istanbul Basaksehir, spera che il risultato questa volta sia diverso: "Avevo 22 anni, ero un bambino, e quando perdevo piangevo sempre. Ricordo bene la scena dopo l'eliminazione: io, seduto negli spogliatoi con il medico, in lacrime per almeno un quarto d'ora. Avevamo creato diverse occasioni, ma poi il doppio pareggio e la regola dei gol in trasferta... Abbiamo perso per quello: al ritorno avevamo giocato benissimo, ma qualche volta c'è bisogno di un po' di fortuna. Il Milan era forte, ma al ritorno avevamo giocato bene", racconta a La Gazzetta dello Sport.

E se foste arrivati in finale a Manchester?

"Avremmo vinto sicuramente, con Cuper e quella squadra. In quegli anni la Serie A era come la Nba, tutti volevano venire in Italia. Ora non è più così, ma ci sono ancora molti giocatori forti".

Com'era stata la preparazione della partita?

"Per nulla facile, era fondamentale trovare la concentrazione necessaria. La gente a Milano è pazza di calcio, vive per la propria squadra, ma in quella situazione i calciatori devono pensare solo al calcio e metterlo al centro della propria vita".

Per i tifosi è forse maggiore la paura di perderla che la voglia di vincere.

"È vero, però nel 2003 l'atmosfera era più dura. Ora ho notato un clima più 'facile' rispetto a quando giocavo io".

Tornando al 2023: lei era a San Siro all'andata, impressioni?

"Ho visto un'Inter aggressiva che ha giocato in modo intelligente. Entrambe le squadre avevano un piano partita, ma quello di Inzaghi era più efficace. Il Milan ha provato a fare qualcosa di più nel secondo tempo, ma l'Inter era più organizzata e dopo il primo gol ha avuto 3-4 occasioni simili, si vede che Inzaghi ha dato alla squadra gli strumenti per attaccare".

Si aspettava una partita così poco equilibrata?

"Secondo me a livello di giocatori non c'è tutta questa differenza, ma è il sistema di gioco dell'Inter che mi è sembrato più collaudato dopo una cinquantina di partite con lo stesso modulo. Con quella difesa che è a 3 uomini ma diventa anche a 5, i nerazzurri sono più forti senza palla. Ma ancora non è finita".

Come ha visto Hakan Calhanoglu contro la sua ex squadra?

"Per i grandi calciatori queste situazioni non sono così complicate. D'altronde quando ha firmato per l'Inter aveva previsto questi scenari di derby e infatti si è dimostrato pronto, fisicamente e mentalmente. Ha giocato benissimo".

In quale calciatore dell'Inter si rivede?

"Barella, vuole vincere sempre come me. Ho visto davvero un giocatore perfetto, è fortissimo".