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fcinter1908 ultimora Galante: “Spalletti? All’Inter nel momento sbagliato. Ad Appiano con i magazzinieri…”

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Galante: “Spalletti? All’Inter nel momento sbagliato. Ad Appiano con i magazzinieri…”

Daniele Vitiello
Daniele Vitiello Redattore/inviato 
Il pensiero dell'ex difensore nerazzurro a proposito del tecnico toscano approdato ora alla Juventus

Fabio Galante, ex difensore dell'Inter rimasto legato ai colori nerazzurri, ha parlato anche del suo amico Luciano Spalletti in una intervista concessa oggi a TuttoSport. Si legge infatti: «Per lui è fondamentale la credibilità all’interno dello spogliatoio. Non c’è singolo che possa minare il rapporto che lui ha con il gruppo. Fa di tutto per proteggerlo. E lo ha dimostrato con  le gestioni di Icardi e Totti… Andando dietro a loro rischiava di perdere gli altri. I risultati gli hanno dato ragione tra scudetti e piazzamenti in Champions».

Due casi su cui si sono costruite narrazioni infinite. Lui come le ha vissute? 

«Non bene, ovviamente. Si è trovato nel posto giusto al momento sbagliato. Lui è una persona buonissima e di una generosità immensa. Quando vai a cena con lui non ti fa mai pagare. Ad Appiano si metteva lì con i magazzinieri per installare i cartelloni pubblicitari... Quando vede però che qualcheduno - calciatore, dirigente o giornalista che sia - fa il furbo, va su tutte le furie».

Vi è capitato di discutere? Penso magari a uno suo scherzo mal digerito da Spalletti… 

«Mai, ma anche perché non mi azzardavo a fargliene, altrimenti erano botte (ride, ndr)».

L’ha sentito di recente? 

«Più volte. È carico. A lui piacciono le sfide, metter mano in maniera capillare nelle sue realtà sportive. E una spallettata delle sue l’abbiamo già vista con Koopmeiners. Chi l’avrebbe mai detto che potesse giocare così bene in quel ruolo… Quando lo rimetterà a centrocampo sono sicuro che potrà contare su una fiducia ritrovata, essere più leggero. Luciano è un genio. Un allenatore moderno: quando ha un’idea la porta avanti fino alla fine perché è testardo. Ha vinto in Russia, a Napoli. Piazze che non gli chiedevano il titolo. All’Inter ha ricostruito i presupposti per lo scudetto con una serie di intuizioni tattiche significative. Gli auguro di fare lo stesso alla Juventus, perché se lo merita dopo l’esperienza in Nazionale. Per lui è una ferita ancora aperta».