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TS – Inter, da Al Pacino al modello Conte: Inzaghi e l’importanza del gruppo

Alessandro De Felice

Il nuovo allenatore dell'Inter, Simone Inzaghi, punta molto sulla sintonia all'interno dello spogliatoio, come dimostra la sua tesi

Il culto del gruppo. L'entusiasmo nello spogliatoio è alla base del lavoro di Simone Inzaghi, prossimo allenatore dell'Inter. "Per lui la squadra, in senso filosofico, è il fulcro di tutto, di ogni successo" spiega Tuttosport. Sistema di gioco e idee che ricordano molto quelle del suo predecessore Antonio Conte, che ha fatto del "noi prima dell'io" il suo mantra. Inzaghi dovrà toccare le corde giuste per risollevare uno spogliatoio orfano della gestione del tecnico leccese.

Diplomatosi nel settembre 2014 al Master Uefa Pro con la tesi 'Dinamiche allenatore-gruppo squadra', Inzaghi presentò una tesi di una trentina di pagine e aveva lavorato a stretto contatto in quell’esperienza “accademica” con il professore Vittorio Tubi, docente di psicologia, un aspetto fondamentale nelle relazioni fra allenatore e giocatori.

Il quotidiano spiega. "Tra i passaggi più interessanti, oltre al già citato “noi prima dell’io”, anche «nessuna tattica può essere efficace se all’interno non c’è interazione», «le dinamiche di gruppo cambiano esito e successo di una stagione», «responsabilità e meriti, contano tutte le opinioni; il mister è giudice». Inzaghi che, raccontano le cronache dello spogliatoio laziale, negli anni ha spesso preso a prestito alcuni stralci del famoso discorso di Al Pacino, alias coach Tony D'Amato, nel film cult 'Ogni maledetta domenica'".