Inter, scoperto il tallone d'Achille
—L'aspetto psicologico non sarà l'unico sul quale riflettere al rientro da Firenze. Rivedendo la partita, come sempre fa, Inzaghi stesso si renderà conto che su un altro fronte ci sarà da lavorare. Riguarda il tallone d'Achille dell'Inter, che ormai in tanti hanno individuato. La Fiorentina ieri si è snaturata pur di rimanere bassa e costringere i nerazzurri a rifugiarsi nel possesso palla, spesso sterile, in orizzontale alla ricerca di uno spiraglio. Palladino ha disarmato l'Inter togliendole la possibilità di lavorare in transizione, consapevole della falla nel piano tattico. In tale contesto emerge ancora di più la mancanza di un giocatore in grado di creare superiorità numerica, con Thuram che inevitabilmente finisce tra le maglie della difesa avversaria.
Sarà fondamentale cercare un'alternativa, perché di squadre disposte a lasciare campo all'Inter non ce ne saranno molte. Così come bisognerà lavorare per ritrovare il miglior Calhanoglu e dargli la possibilità di incidere in fase di possesso. Il faro nerazzurro al momento è mezzo spento, anche perché a costo di rinunciare a un attaccante, quasi tutti gli allenatori gli riservano sempre una marcatura speciale. Solo giocando, però, potrà ritrovare lo smalto dei giorni migliori. Gli impegni di certo non mancheranno, in crescendo, fino allo scontro diretto di Napoli. Dopo l'umiliazione di ieri, magari neanche le motivazioni. Tre schiaffi basteranno a ridestare l'Inter dal torpore degli ultimi giorni?
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