"Oggi la squadra di Kompany ha rotto col passato ritrovando quella compattezza leggermente persa nelle ultime stagioni, ma il filo che lega i bavaresi all'Inter è ancora forte. Non solo per l'ultimo precedente che riporta i tifosi indietro di quattordici anni (il 3-2 firmato da Pandev all'ultimo secondo degli ottavi nel marzo del 2011), ma anche - appunto - per i membri attuali della rosa di Inzaghi. [...] Sommer in Germania ha vinto un solo campionato, più ricco è il palmares di Pavard: 4 Bundesliga, una coppa di Germania, 2 Supercoppe nazionali, poi una Champions, il Mondiale per Club e una Supercoppa Uefa. Ma entrambi hanno conosciuto direttamente mentalità, metodo e storia del Bayern".
"Josep Martinez è stato lo "spagnolo di Germania" in due anni di formazione a Lipsia, Bisseck è nato a Colonia e si è formato nella squadra della sua città prima di avviare il suo viaggio per l'Europa tra Olanda, Portogallo, Danimarca e Italia. Poi ci sono quelli più maturi: Calhanoglu, uno dei tanti turchi-tedeschi, che tra il passato all'Amburgo e quello a Leverkusen ha punto il Bayern in tutti i modi. Destro, sinistro, punizione. E quattro anni di Bundesliga se li è fatti anche Thuram con il Borussia M'Gladbach. Buon segnale: quando Tikus segna al Bayern, non perde: agosto 2022 e febbraio 23, 1-1 all'Allianz e 3-2 allo Stadion im Borussia-Park con gol decisivo del francese a 5' dalla fine.
Arnautovic ha vestito per tre stagioni la maglia del Werder Brema senza mai segnare al Bayern, e infine c'è Mkhitaryan. Già decisivo... dieci anni fa. Agosto 2014, finale di Supercoppa di Germania tra il Borussia Dortmund di Klopp (e Immobile) e il Bayern di Guardiola. Apre l'armeno nel primo tempo, chiude Aubameyang nella ripresa".
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