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Getty Images
Un 4-0 che non ammette repliche. L'Inter spazza via il Como e vola in testa alla classifica, almeno per una notte. Una prova di forza quella della squadra nerazzurra con Chivu che conferma di essere un allenatore 'vero' e non un semplice 'stagista' come qualcuno lo aveva etichettato in estate. "Ma dietro il 4-0 dell’Inter al Como si nasconde dell’altro. Il 4-0 può essere letto come la grande rivincita di Cristian Chivu su Cesc Fabregas. La storia è nota. In estate, per sostituire Simone Inzaghi, l’Inter aveva corteggiato Fabregas e, dopo il gran rifiuto dello spagnolo, aveva “ripiegato” su Chivu. Ieri l’allenatore seconda scelta si è preso una rivincita gigantesca, perché questa vittoria è stata costruita da Chivu tra campo e scrivania, con ore di studio", sottolinea la Gazzetta dello Sport.
"Chivu ha imbrigliato il Como. Gli ha lasciato il possesso palla – quasi 58 a 42 per i comaschi – e la postura “alta”, con oltre dieci metri di differenza a favore del Como quanto a baricentro medio, ma da questi due valori a favore Fabregas non ha ricavato nulla. L’Inter permetteva che il Como si passasse il pallone nella propria metà campo, però, non appena la squadra di Fabregas si avvicinava alla trequarti, i nerazzurri scatenavano un inferno di pressioni e di ripartenze".
"L’umiltà risultatista di Chivu ha prevalso sulla baldanza giochista di Fabregas, ma attenzione: non c’è dubbio che lo spagnolo sia destinato a grandi cose, la sua mano si è vista nei primi 10 minuti della ripresa, quando il Como è andato vicino all’1-1 che avrebbe riaperto i giochi. Oggi Fabregas paga una certa inesperienza dialettica, a volte sarebbe meglio volare bassi".
(Gazzetta dello Sport)
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