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Inter, Cruciani: “Silenzio stampa roba da bambini dell’asilo! Parliamo del nulla se diciamo…”

Marco Astori Redattore 
Giuseppe Cruciani, intervenuto durante il podcast Area Fritta, ha parlato così della corsa scudetto tra Napoli e Inter

Il conduttore radiofonico Giuseppe Cruciani, intervenuto durante il podcast Area Fritta, ha parlato così della corsa scudetto tra Napoli e Inter: "Per me lo scudetto ora è 97% Napoli e 3% l'Inter. Il Napoli ha già sbagliato 1-2 volte, è impensabile e impossibile che il Cagliari possa fare un punto venerdì: potevo anche dire 99-1. Gli arbitri decidono lo scudetto? No, la favola che gli arbitri abbiano deciso lo scudetto può essere raccontata dai tifosi interisti sfegatati: in realtà gli arbitri sono l'alibi dei perdenti, io penso sia così. Abbiamo iniziato parlando in modo ridicolo di Marotta League, di un'Inter che addirittura gestiva le questioni della Lega e degli arbitri, roba da internet e da tifosi, e abbiamo finito addirittura con l'Inter che protesta: a dimostrare che qualche decisione può influenzare la singola partita, ma il campionato non è deciso dagli arbitri.

Contesto radicalmente il fatto che Inzaghi sia arrabbiato per qualcosa: l'Inter deve recriminare la mancata marcatura su Orsolini, non la rimessa. Deve recriminare la rimonta del Parma, la partita scadente giocata contro la Roma e la gara con la Lazio in cui gioca una partita di controllo pensando di poterla controllare. Attaccarsi ai singoli episodi di una partita è un'operazione che trovo ridicola e non onesta: significa attizzare il fuoco dei tifosi. Secondo voi il fatto che l'Inter probabilmente non vincerà il campionato è per il rigore non dato a Bisseck con la Roma oppure per il fatto che a gennaio la società non poteva intervenire sugli attaccanti?

E tu ti sei ritrovato con un attaccante e mezzo in un sacco di partite e con cambi sostanzialmente nulli. Può essere considerato un episodio controverso una rimessa laterale a Bologna? Ma di che parliamo? Parliamo del nulla. Posso capire il non andare incazzati in conferenza per farsi squalificare, ma i silenzi stampa mi hanno sempre dato fastidio: è una cosa da bambini dell'asilo. Vai là serenamente e arrabbiato e parla. Le squadre di calcio non devono essere prudenti nelle dichiarazioni: a fine partita vai lì e parli. C'è una permalosità e un'attenzione eccessiva: io trovo il silenzio stampa una cosa antica da superare. Pensare di ridurre il discorso scudetto a Bisseck e Guida AVAR mi fa venire una tristezza infinita".