L'attaccante dell'Atalanta Lookman, se arriverà all'Inter, dovrà essere messo nelle condizioni giuste per esprimersi senza mutare gli equilibri. Compito di Chivu.


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Inter, Lookman sbroglierà matasse. Ma toccherà a Chivu il compito più difficile di tutti
"Partire da sinistra, saltare l’uomo e rientrare sul destro per il tiro: in estrema sintesi, è quel che fa Ademola Lookman, la sua azione personale preferita. In 118 partite nell’Atalanta, questa catena di qualità tecnico-atletiche ha generato 52 gol e 25 assist/rigori procurati. Gian Piero Gasperini ha esaltato la velocità potente, il dribbling secco e il tiro inappellabile dell’anglo-nigeriano. Riuscirà Cristian Chivu a spremere reti e passaggi vincenti da Lookman, ammesso che l’Inter lo acquisti? Sì, a patto che il nuovo allenatore lo sostenga con un gioco adatto alle sue caratteristiche, senza turbare l’ecosistema generale. Un attaccante alla Lookman è stato il profilo che più è mancato all’Inter nel quadriennio di Simone Inzaghi. Non c’era qualcuno che dribblasse a difesa avversaria schierata, con pochi metri a disposizione. Nella situazione opposta, in ripartenza e con spazio a volontà, Lookman si esalta, ma succede a molti. Lookman migliorerà l’Inter sul breve, sbroglierà matasse", analizza La Gazzetta dello Sport.
"Nell’Atalanta era l’aculeo mancino di un tridente formato da un centravanti e da un centrocampista travestito da punta, come Pasalic, o da un trequartista multiuso come De Ketelaere, bravo a sdoppiarsi. All’Inter, Lookman potrebbe formare il terzetto offensivo con Marcus Thuram e Lautaro Martinez, ma un attacco del genere presupporrebbe un centrocampo a due, Barella-Calhanoglu o Barella-Mkhitaryan (Frattesi). Bello, però rischioso, nell’eventualità serviranno i giusti pesi e contrappesi. Lookman all’Inter ci pare perfetto per un attacco bi-posto, con Lautaro o con Thuram, o per un tridente temperato dall’innesto di un incursore alla Frattesi, anche se l’azzurro è efficace negli inserimenti quando parte da lontano. Lookman va messo nelle condizioni di essere se stesso, senza perdere l’equilibrio collettivo. Questo dovrà fare Cristian Chivu, se Marotta e Ausilio chiuderanno il tormentone di mercato dell’estate", aggiunge il quotidiano.
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