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L’Inter non si arrende: le prospettive ora cambiano, ecco come. Cosa racconta la gara col Toro

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L’Inter riapre la corsa scudetto grazie alla vittoria contro il Torino e al contemporaneo pareggio del Napoli
Gianni Pampinella Redattore 

L’Inter riapre la corsa scudetto grazie alla vittoria contro il Torino e al contemporaneo pareggio del Napoli, portandosi a un solo punto dalla vetta a due giornate dal termine. La squadra di Inzaghi, nonostante l’ampio turnover dopo la semifinale di Champions, ha giocato una partita solida e seria, confermando di non volersi arrendere.

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"Il viaggio dell’Inter in Europa è ancora lungo, ma quello in Italia non è ancora finito. Le prospettive per la squadra di Inzaghi adesso cambiano. E di certo la sua Inter non è più in riserva, non si arrende e non ha intenzione di collezionare altri rimpianti. Il modo in cui va a prendersi la vittoria sotto la bufera, con due soli titolari rispetto alla semifinale di ritorno con il Barcellona, racconta di un gruppo reso euforico e leggero per il traguardo europeo raggiunto. Anche se Lautaro, Pavard, Frattesi e Mkhitaryan torneranno solo all’ultima giornata contro il Como".


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"L’uomo simbolo di un pomeriggio allungato di quasi mezzora, prima dalla caduta di due tifosi dal secondo anello della curva del Toro (il bilancio è di tre contusi, uno ricoverato), poi dalla pioggia che si abbatte sull’Olimpico è Nicola Zalewski, l’unico giocatore di movimento che non aveva ancora fatto gol. Non solo per il delizioso e potente destro a giro con cui sblocca la partita, ma anche per la posizione che occupa in fase offensiva, da trequartista aggiunto accanto a Correa in un 3-4-2-1 che dà all’Inter verticalità e rapidità per tenere alla larga il Torino, attento però a non uscire mai dalla partita, una volta trovate le contromisure".

(Corriere della Sera)