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Rieccolo. Dopo settimane di assenza, Denzel Dumfries è pronto a rimettere il turbo. L’olandese torna finalmente a disposizione e lo farà in un’occasione tutt’altro che banale: questa notte, alle 3 italiane, l’Inter sfiderà il River Plate al Lumen Field di Seattle, in una gara decisiva per il primo posto del Gruppo E del Mondiale per Club. Un crocevia che vale più di una semplice qualificazione: arrivare primi significherebbe affrontare con maggiore serenità la fase a eliminazione diretta.
"C 'è grande curiosità per valutare come l'olandese verrà impiegato nella nuova Inter targata Chivu. Nelle prime due gare da allenatore nerazzurro, Cristian Chivu ha alternato principalmente due diversi moduli: il 3-5-2 di stampo "inzaghiano" - che sembra ancora il migliore per come è costruita la rosa - e un 3-4-2-1 leggermente diverso, utilizzato soprattutto durante situazioni in cui la squadra era chiamata a creare qualcosa in più a livello offensivo", sottolinea la Gazzetta dello Sport.
"Una scelta che ha messo in risalto qualcuno (Carboni e Pio Esposito su tutti) e penalizzato altri. Come per esempio Dimarco. È chiaro che tutto sia in evoluzione e si tratti dei primi test, ma in una linea di centrocampo a 4 Dimarco non ha ancora trovato la giusta collocazione, arrivando spesso a pestarsi i piedi con i due attaccanti piazzati a ridosso della punta centrale e senza riuscire a trovare lo sprint decisivo. Sarà così anche per Dumfries? Denzel nell'Inter è abituato ad avere tutta la corsia destra a disposizione mentre nell'Olanda di Koeman fa il terzino puro. Vederlo esterno in una linea di centrocampo a 4 sarà una novità per tutti, oltre che per lui. Ma la duttilità è sempre stata una caratteristica di Dumfries, e chissà che non sia proprio Chivu a trovargli la collocazione definitiva".
(Gazzetta dello Sport)
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