Joao Mario, trionfo Inter in tribunale contro lo Sporting: niente 30 mln, ecco cosa era successo

Il TAS di Losanna ha dato ragione all'Inter: il club nerazzurro non dovrà pagare nessun risarcimento allo Sporting per il caso Joao Mario.

Dopo aver ottenuto una prima sentenza a proprio favore dalla FIFA due anni fa, l'Inter ha ricevuto ieri - rimarca La Gazzetta dello Sport - lo stesso risultato dal TAS nel secondo round della battaglia legale con il club portoghese. Il motivo della contesa è presto detto: lo Sporting voleva rivalersi di una presunta clausola da 30 mln nel contratto di Joao Mario, acquistato dall'Inter nel 2016, che avrebbe obbligato i nerazzurri al pagamento della sopracitata somma (30 mln) in caso di futura rivendita ad un altro club portoghese.

Dopo aver disputato la stagione 2020-2021 in prestito allo Sporting, Joao Mario ha prima firmato la rescissione con l'Inter nell'estate 2021 salvo poi accordarsi e passare al Benfica a parametro zero.

"A quel punto, nell’ottobre dello stesso anno, lo Sporting si era rivolto alla Fifa, chiedendo il riconoscimento dei 30 milioni, ma la Federazione internazionale aveva rigettato l’istanza con un pronunciamento datato 10 luglio 2023. Dopo quella bocciatura, nel settembre 2023, lo Sporting aveva presentato appello e così si è arrivato alla tappa di oggi: il team legale dell’Inter, guidato dall’avvocato Angelo Capellini, ha visto riconosciuto le proprie ragioni dal Tribunale arbitrale per lo Sport. Al momento, sono minime le possibilità che la controparte continui nella battaglia legale", conferma La Gazzetta dello Sport.