Ravezzani: "Questo è il problema per cui Napoli non migliorerà mai, perché ci sono persone come te che anziché dire "peccato che succedano ste cose", dicono "non permettetevi di dirlo". Succede nella tua città. Non si riesce mai a fare un confronto su questi argomenti con un napoletano, ti butta subito fuori questi ragionamenti".
Auriemma: "Ma tu chi sei per parlare di Napoli, che sai di Napoli? Se voi approcciate con questo spirito, non chiamate me, chiamate qualcun altro. A me fa schifo parlare di Napoli così".
Ravezzani: "Questo ti dà la dimensione di una certa napoletanità, Auriemma rappresenta la napoletanità deteriore anche per come si esprime: vali poco a dire mi fa schifo anziché confrontarti".
Auriemma: "Mi fa schifo sentirer queste stronzate, sei rimasto agli anni '60! La società si evolve, cresci".
Ravezzani: "Se tu dici che a Milano non va bene una cosa, non ti dico come ti permetti".
Auriemma: "Tu hai generalizzato sui napoletani e non è da buon giornalista. Io non ne parlo. Nella giornata in cui il Napoli sta per giocarsi lo scudetto, tu parli delle cazzate delle tifosi: ma che stiamo scherzando? Se volete farlo, fatelo: restate nel vostro microcosmo da cui io mi libero: ho sbagliato ad accettare l'invito, non avevo capito di entrare in un livello così basso. Vi saluto, ho cose più impegnative da fare".
Ravezzani: "Puoi andare, non ci mancherai".
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