L’Inter ha ricominciato a camminare. Un passo alla volta, come impone la stanchezza di una stagione infinita e l’urgenza di ricostruire dopo una caduta fragorosa. Il 5-0 subito dal Paris Saint-Germain nella finale di Champions League ha lasciato segni profondi, più mentali che fisici, e il Mondiale per Club arriva nel momento meno indicato per pretendere brillantezza da una squadra che domani giocherà la sua partita numero 60 della stagione.
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"Nella continuità del materiale a disposizione e in attesa di altri interventi sul mercato, necessari, Chivu sta cercando di modificare senza stravolgere. Il sistema è più flessibile, Chivu sta provando soluzioni diverse che permettano, anche in determinate porzioni di partita, proposte meno scontate. Nella disposizione media nell’avvio del match contro il Monterrey, i nerazzurri disegnavano sul campo una sorta di 3-1-5-1 leggermente asimmetrico a sinistra. Chivu ha provato anche una sistemazione a 3-4-1-2, con Mkhitaryan trequartista e il doppio mediano Sucic e Barella. Con Thuram riferimento avanzato nella ripresa, si è visto anche il doppio trequartista", sottolinea la Gazzetta dello Sport.
"L’occupazione di questo spazio con piedi buoni e rapidi nello scambio può servire contro squadre bloccate, rintanate nella propria area e invitate così a uscire sulla trequarti per non permettere il fraseggio. Trovando sacche di libertà si può limitare la densità avversaria".
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