Tanti gli episodi arbitrali contestati nel corso del match: su tutti, il contatto tra Bastoni e Duda prima del gol di Frattesi
Il Corriere dello Sport, con la sua moviola, analizza gli episodi arbitrali più discussi di Inter-Verona: "Poco più di tre minuti di errori arbitrali, da quella rete dell'Inter convalidata nonostante un fallo chiaro di Bastoni al rigore non visto (non era difficile) per un tocco sul piede di Magnani. Un disastro. E sarebbe clamoroso se il voto finale dato dagli ambienti arbitrali fosse di sufficienza o superiore (tipo 8,40): sarebbe uno dei tasselli che spiegano la crisi della CAN. Michael Fabbri questa partita non l'avrebbe dovuta fare. Purtroppo l’arbitro designato è stato costretto a dare forfait, causa un gravissimo lutto. E così si è ritrovato a San Siro da "riserva", con tutti i suoi limiti che si sono palesati in quel finale bollente. Con lui, il VAR Nasca: il futuro pare lontano da Lissone".
"Il gol di Frattesi (regolare la sua posizione, lo tiene in gioco Coppola, in offside non punibile Sanchez) andava annullato perché in APP (Attacking Possession Phase) c'è un evidente fallo di Bastoni su Duda (che quest'ultimo non fa nulla per dissimulare). Che sia l'APP è certificato, ci sono solo rimpalli, salvataggi (save), una traversa e il pallone non cambia mai possesso.
[...] Il responsabile è Fabbri: nonostante una posizione in campo ottimale, pur seguendo il pallone che usciva dall'area, non ha avuto la lucidità di controllare Bastoni e Duda che già sulla battuta dell'angolo stavano bisticciando. L'altro colpevole non è il maggiordomo ma Nasca, che al VAR non ha ritenuto di dover intervenire: come si faccia a giustificare una sbracciata (o gomitata?) di Bastoni che punta l'uomo, lo guarda e poi lo colpisce, pur senza violenza, è un mistero".
"Gli altri due episodi della partita: l'Inter lamenta un fallo in APP di Magnani ai danni di Arnautovic, dalle immagini dietro i due si apprezza come Arnautovic trattenga l'avversario con la mano sinistra e come Magnani ci metta molto fisico nel contatto: concorso di colpa, si può giocare. I tre minuti di errori culminano con il rigore che Fabbri avrebbe dovuto vedere in campo. Anche in questo caso: Darmian e Magnani sono davanti a lui, conferma che il problema è di concentrazione. Sul pallone arriva primo Magnani, Darmian finisce per colpire il piede destro del gialloblù. Possibile spiegazione: Magnani appoggia il destro e ritrova la posizione in equilibrio, solo dopo si butta a terra. Non benissimo. Al monitor, ovviamente, il contatto è evidente e quello si punisce.