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La ricostruzione
—L'omicidio, premeditato e con modalità mafiose, secondo l'accusa, si inserì nel contesto di una "guerra" sulla gestione degli affari, tra cui merchandising e altri business. A Beretta, successore di Boiocchi, pesava il ruolo che quest'ultimo voleva mantenere, una volta tornato libero dopo una lunga carcerazione. Beretta ha ricostruito che l'esecuzione "sarebbe stata demandata" da lui per l'organizzazione, al prezzo di 50mila euro, a Marco Ferdico e al padre Gianfranco. Cristian Ferrario, altro ultrà arrestato e factotum di Beretta, nonché presunto custode delle armi della Nord, si sarebbe intestato il motorino che venne usato.
(Fonte: ANSA)
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