Intervenuto sul suo canale Youtube, Alfredo Pedullà ha voluto commentare le parole di Bastoni post Italia-Norvegia. Il difensore dell'Inter ha ammesso che in Italia non c'è la cultura della sconfitta presente invece nel mondo americano, citando anche l'NBA.

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Pedullà: “Caro Bastoni, vorrei spiegarti un concetto molto semplice e dirti che…”
Alfredo Pedullà ha commentato così le parole di Bastoni: "Prendo le distanze dalla retorica e dalla mancanza di libertà di espressione di opinioni. Mi stupisce molto, e lo dico con grande rispetto nei riguardi della persona e del calciatore, quando Bastoni, commentando l'ultima sconfitta, dice che in Italia non sappiamo perdere e non abbiamo la cultura della sconfitta. Questo argomento mi piace, lasciamo la libertà di esprimere il suo parere, di sicuro è un'interpretazione più serena di quella di Buffon quando parla dei gol della Norvegia. Il discorso è molto delicato e finisce sul quaderno dei ragazzini che vanno a scuola. Quella di Bastoni è una considerazione giusta ma vorrei dire a lui che ci sono dirigenti in Italia che non hanno cultura della sconfitta, tutto parte da un ricambio dirigenziale sbagliato.
A Bastoni vorrei spiegare un concetto molto semplice: qui non si tratta di avere o no la cultura della sconfitta, del saper vincere o perdere. Si tratta di avere l'assuefazione a fare delle figure di m... Ed è una cosa diversa. Non è la partita ma la collezione di partite. Questo dovrebbe memorizzare Bastoni. Alessandro, volevo dirti che avrete ogni tanto anche la colpa voi o la colpa deve essere sempre di quelli della porta accanto? Un po' di autocritica anche sugli atteggiamenti di qualche tuo collega in campo, quello che è successo con Haaland ti fa perdere la faccia. Bisogna essere più professionisti e professionali. Bastoni ha espresso un giudizio lucido e condivisibile per alcune cose ma molto opinabile per altre.
Stiamo facendo figure inenarrabili da una vita, non facciamo il Mondiale dal 2014. Che non si sappia perdere, lo sappiamo Alessandro e l'abbiamo constatato in altre circostanze. Tu che frequenti la Nazionale da tanto tempo, ti vorrei l'elenco delle cose andate male recentemente e in alcune circostanze c'eri anche tu. Avete fatto una figuraccia clamoroso ad Oslo, avreste dovuto chiedere scusa o no? Vi hanno preso a schiaffi in modo inequivocabile. Qualcuno lì si è assunto qualche responsabilità a parte le solite dichiarazioni? Andava spiegato perché la squadra parlava una lingua diversa da quella di Spalletti. Lì no, è sempre colpa di altri, del destino, delle coincidenze sfavorevoli.
Stiamo perdendo dal 2014 caro Alessandro Bastoni. Il modello NBA col nostro modo di pensare, con la FIGC inesistente, col presidente che dà sempre colpa agli altri, che pensa ora in ritardo alle riforme. A Bastoni dico che non ci sono i margini per fare dei paralleli e paragoni improponibili, c'è margine per fare esperienza altrove se uno pensa che in Italia non ci sono le condizioni per fare dignitosamente e decentemente quello che uno deve fare. Bisogna avere la cultura della decenza, bisogna essere decenti, siamo indecenti. Non sappiamo se faremo questo Mondiale, sarebbe il terzo consecutivo. Capendo il discorso di Bastoni, il problema è un altro, magari impareremo a perdere un giorno ma bisognerebbe imparare a non fare figure di m..."
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