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Il giorno dopo fa ancora più male. L'Inter, dopo il pareggio contro la Lazio che ha di fatto consegnato lo scudetto al Napoli si è subito ritrovata ad Appiano Gentile per preparare l'ultima giornata di campionato, in programma venerdì sera a Como. La Gazzetta dello Sport racconta l'umore dei nerazzurri: "Il giorno dopo la rabbia e l'amarezza non sono ancora state smaltite. Simone Inzaghi e i suoi si sono ritrovati questa mattina ad Appiano, per la seduta mattutina come da programma, e l'umore della truppa era logicamente bollente: troppo scottante quel viaggio in pochi minuti dal paradiso all'inferno nella notte del 2-2 di San Siro contro la Lazio".
"La delusione per uno scudetto che sembrava in pugno e che è virtualmente sfumato a pochi minuti dalla fine della partita con i biancocelesti, però, nei sentimenti interisti continua a mischiarsi alla collera per la direzione di gara dell'arbitro Chiffi. [...] Agli errori dei nerazzurri in campo – la rete del 2-1 di Dumfries era un capitale enorme e come tale andava difeso, questo è sicuro – si sono sommati, secondo il punto di vista interista, quelli dell'arbitro nella gestione dei momenti della partita".
"In questo quadro, i pensieri e i sentimenti di Inzaghi non si discostano certo da quelli del club. Anche perché ieri sera, dopo aver parlato alla squadra al termine della partita, Simone è rimasto per oltre un'ora nella pancia di San Siro. Con lui c'erano i vertici dell'Inter, dal presidente Beppe Marotta al ds Piero Ausilio: insieme hanno cercato di rimettere insieme i cocci di una serata tra le più amare degli ultimi tempi in casa nerazzurra. Quel che è certo, adesso, è che l'Inter deve voltare pagina il più in fretta possibile, ed è su questo concetto che il tecnico ha battuto e batterà con i giocatori.
[...] La botta è stata forte e dolorosa, sì, ma l'Inter deve rialzarsi subito. Lo chiedono Inzaghi e il club, lo chiedono i tifosi e lo chiede soprattutto la storia: si chiama Champions League, nella valigia per Monaco non c'è posto per i cattivi pensieri".
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