Intervenuto durante il podcast "Cose Scomode", Sandro Sabatini, giornalista, ha analizzato così il momento non positivo dell'Inter di Cristian Chivu: "Mi sento di dire che è comodo dare la colpa a Chivu: invece è scomodo contemplare in tutta la situazione Inter anche i problemi. A Chivu viene chiesto di fare la rivoluzione, però con gli stessi giocatori: è come se si facesse la rivoluzione operaia coi padroni o la politica green col trattore. Le due finali sono storia, il calcio non ha tempo per la storia: bisogna andare avanti, altrimenti non si vince.

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Sabatini conferma: “Ausilio voleva De Zerbi ma Marotta non ne ha voluto sapere perché…”
Lautaro non è più lui, da un anno: in campionato ha segnato la metà dei gol. Barella non corre più come prima, è stanco e stressato. Dimarco, che aveva un cross da cinema, non è più lui. Bastoni sembra affaticato, Mkhitaryan ha i suoi anni: è una squadra che stava declinando in maniera evidentissima l'anno scorso e ha anche un po' subito i silenzi di Inzaghi, che si era messo d'accordo prima e l'ha detto l'ultimo giorno, ha messo in difficoltà.
E' una squadra che va cambiata radicalmente: e questo non si è verificato. De Zerbi? Con Ausilio c'è un rapporto di stima che sconfina addirittura nell'amicizia spontanea: per cui nelle intenzioni del ds sarebbe stato l'allenatore giusto, Marotta di lui non ne ha voluto sapere perché è scomodo. Ma lui con questa squadra aveva le stesse difficoltà di Chivu. Ausilio? Se va in Arabia io mi permetto di dire che se fossi in lui non ci andrei. Va a far che? A prendere soldi e basta".
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