Abbiamo bisogno di sentirci in difetto. Ne ha bisogno anche Luciano Spalletti. Non appena esce un po’ di spocchia, crolliamo. Non appena finiamo sott’acqua, reagiamo. È compito del ct capire il carattere di questa squadra, percepire ciò di cui ha bisogno. Tocca a Spalletti rivedere alcune comunicazioni, mostrarsi meno infastidito per ciò che viene detto sulla sua Italia e magari facendo passare qualche critica in modo che l’orgoglio di questi ragazzi rimanga vivo e non servano schiaffi o Europei vergognosi per reagire.
Non avremo seconde possibilità al girone di qualificazione ai Mondiali anche perché se mai ci ritroveremo in una situazione drammatica, vedremo i fantasmi. Dovremo essere perfetti fin da subito, poco importa che ci sia Haaland o un altro di là. Va poi sistemata qualche convinzione cieca del ct. Di Lorenzo è un terzino ma stiamo giocando a tre, Maldini è lontano da questi livelli, Frattesi non può passare da titolare a riserva. Spalletti avrà qualche mese per rivedere qualche decisione. Anche perché in estate ci sarà un valzer di panchine e qualcuno si candiderà anche per quella azzurra".
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