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Severgnini: “Tre parole per realizzare il sogno Interspac. Qualunque cosa proporremo…”

Marco Macca

Semplicità, fiducia, gratificazione: le tre parole per la ricetta Interspac. A spiegarla è Beppe Severgnini, giornalista e tifoso dell'Inter

Semplicità, fiducia, gratificazione: le tre parole per la ricetta Interspac. A spiegarla è Beppe Severgnini, giornalista e grande tifoso dell'Inter all'evento di Milano. Ecco le sue dichiarazioni:

"Sono qui come presidente dell’Inter Club Kabul dal 2008. Ho anche, qualcuno lo sa, scritto molto dell’Inter in questi anni, partendo dal drammatico 2002. Ho spinto il carro dei perdenti, poi sono salito su quello dei vincitori nel 2010 ma me lo sono guadagnato. Noi da giornalisti ogni tanto non riusciamo a capire la ‘pancia’ delle persone, ci muoviamo su un altro livello, ma come interista non mi è mai successo, dalla cessione di Ronaldo alla vicenda Lukaku, di aver sbagliato la reazione della grandissima maggioranza degli interisti. Il mio contributo oggi parte proprio da qua: mi illudo di capire la ‘pancia’ degli interisti, per cui ho tre raccomandazioni".

LE TRE PAROLE DI INTERSPAC - "Qualunque cosa proporremo, sia semplice. Tutti si chiedono: sì, ma cosa farete? Dobbiamo essere semplici. La seconda parola è ‘fiducia’. Quante iniziative sono fallite nel mondo del calcio? Ci sono stati tanti personaggi che definirei pittoreschi, per cui la gente è giustamente diffidente. E’ importante che Cottarelli ci metta la faccia. La terza parola è ‘gratificazione: chiunque vuole qualcosa in cambio. Stiamo pagando soldi ad esempio per la TV e siamo molto irritati, ma non è tema di oggi. Bisogna comunque che nell’azionariato popolare ci sia un elemento che vada al di là del romanticismo, credo che l’Inter Club gigantesco non basti. Deve esserci qualcosa di più".