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Ibrahimovic fa discutere. Severgnini: “Al tramonto della carriera”. Serafini: “Determinante”

Eva A. Provenzano

Lo svedese ha fatto discutere a Skysport e i due giornalisti hanno espresso opinioni differenti

Zlatan Ibrahimovic fa parlare di sé. A Skysport è nato un dibattito tra Severgnini, noto giornalista di fede nerazzurra, e Serafini. «Credo che lo svedese sia stato un grande calciatore, che lo sia ancora, che è un giocatore forte ma mi ricorda certi industriali di Milano. Quelli - ha spiegato il giornalista del Corriere della Sera - che quando arrivano tra i 60 e i 70 anni di età sentono che l'autorità in qualche modo è come la carriera, verso la fine. E aumentano di più la loro voce. Fanno sentire la prepotenza. Quella cosa lì mi ricorda fragilità. Perché lui e Ronaldo sono due giocatori nel tramonto della loro carriera. Tramonto luminoso. Gli anni sono una fisiologia nel calcio. Lukaku è nel pieno del suo vigore e della sua carriera. Lo sanno tutti e tre questa cosa. Non c'è niente di offensivo in quello che sto dicendo, è un grandissimo giocatore Ibrahimovic».

Luca Serafini ha replicato a quanto detto dal collega: «Nello scontro con Lukaku, il belga prima ha reagito ad un fallo di Romagnoli per una spallata, poi a Salemakers, poi è subentrato Ibrahimovic. Che potrebbe essere pure come un imprenditore milanese ma non ho mai visto nella mia vita un giocatore della sua età cambiare le sorti di una squadra con atteggiamento, gol e assist. Con la presenza in campo e fuori. È stato determinante. Ha dato il Milan anche un'identità e i rossoneri sono stati in grado di sopportarne l'assenza per due terzi del girone di andata. È un giocatore ancora nel pieno e sta pensando di rinnovare per un altro anno. È all'apice, il tramonto mi sembra distante. Nell'intervista ad Ambrosini ha parlato della sua vita e dice di aver trovato al club rossonero un ambiente sereno e ha anche detto che non gli piace perché ha bisogno di provocazioni, di essere tenuto sulla porta. La sua natura è questa, non alza la voce. La questione personale tra lui e Lukaku impedirà il gesto difensivo. Questa è la natura del carattere di Ibra. È un limite ma è il suo modo di fare».

(Fonte: SS24)