Il manager, membro del Consiglio d'Amministrazione del club nerazzurro, è intervenuto al Financial Time Business of Football Summit di Londra
Dal Financial Time Business of Football Summit di Londra arrivano le parole di Fausto Zanetton, amministratore delegato di Tifosy Capital & Advisory, una società di consulenza specializzata nel campo della finanza sportiva e tra i consiglieri del CdA dell'Inter. Nel suo intervento ha parlato proprio della nuova proprietà e dell'Inter: «Oaktree? Non posso parlare molto per conto loro. Abbiamo un presidente fantastico, Giuseppe Marotta, ha un curriculum straordinario nel fare bene le cose come competere per lo Scudetto o per la Champions League».
«Il fronte sportivo è importante da mantenere, ma la sostenibilità finanziaria sarà fondamentale, non solo per l’Inter, ma per qualsiasi squadra. Il periodo in cui si potevano semplicemente accumulare perdite per centinaia di milioni è finito, i regolamenti stanno cercando di fermarlo. Ovviamente, siamo nel settore dell’intrattenimento, dobbiamo accontentare i tifosi e produrre un grande prodotto. Tuttavia, alla fine dobbiamo anche guadagnare», ha detto.
Il calcio in generale
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«Penso che ci sia stato un boom post-Covid, c’è molto denaro a buon mercato disponibile. C’era davvero la necessità per l’industria di attrarre anche qualche capitale istituzionale. E c’era una vera carenza di liquidità. Penso che quello del Chelsea sia stato un caso abbastanza particolare, è stato il primo grande club della Premier League a Londra ad essere disponibile, quindi c’è stato molto interesse dagli Stati Uniti e questo ha portato a una valutazione molto alta», ha detto riferendosi alle acquisizioni nel mondo del calcio.
«Molti proprietari di club europei hanno messo in vendita le loro società, tutti aspettandosi numeri importanti. Ovviamente non è così facile gestire un club calcistico. Penso che ci sia anche un po’ di mito intorno al private equity, che in realtà sta investendo davvero nell’equity. I fondi non compreranno mai un club della Premier League, c’è troppa volatilità nei flussi di cassa. È molto difficile prevedere quale potrebbe essere l’uscita. Quello che c’è, invece, è molto credito che entra nell’industria e sono molto felici di supportare i grandi acquisti».