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ESCLUSIVA Cauet: “Lautaro nei top 3 del mondo. Samardzic? Magari affare rimandato…”

L'ex nerazzurro in esclusiva a FCINTER1908 sulla squadra di Inzaghi, l'Udinese di Samardzic, il rinnovo di Lautaro e il mercato

L'Inter vince a Napoli e lo fa convincendo, con una grande prestazione e un rotondo 3-0. I nerazzurri espugnano il Maradona con tre gol di scarto dopo 46 anni e si riprendono la vetta della classifica.

In arrivo, però, c'è il match contro l'Udinese a San Siro, una gara che può nascondere insidie. Campo, ma anche rinnovi e mercato: da quello di Lautaro fino al 2028 in arrivo alle possibili mosse di gennaio.

Benoit Cauet, ex centrocampista francese che ha indossato la maglia dell'Inter dal 1997 al 2001, ha analizzato i temi caldi in casa nerazzurra in esclusiva a FCINTER1908.it.

Inzaghi e Marotta non hanno mai nascosto l’ambizione dell’inter: che segnale è al campionato e alle rivali il successo di Napoli?


“Era una partita molto attesa, che rispecchia il percorso fatto dall’Inter finora. I nerazzurri sono stati molto cinici, sono stati bravi a concretizzare contro un avversario che ce l’ha messa tutta. Il Napoli non ha sfruttato le occasioni e l’Inter è stata brava a sfruttare le sue”.

Pensa che per lo scudetto sia una questione solamente tra Inter e Juve?

“Attualmente sono tutte in corsa. L’Inter ora sta bene, le altre stanno facendo un percorso interessante. Sono tutte lì, ma i nerazzurri devono sfruttare al meglio questo periodo”.

Il rinnovo di Lautaro: che segnale è per l’ambiente Inter?

“Attualmente è tra i primi 3 attaccanti del mondo. Sta facendo un percorso molto interessante. È cresciuto tanto, ora è il capitano. Ogni gara ci metto il suo zampino. Il suo rinnovo è fondamentale per la crescita della squadra. Lui è il leader, il capitano, il bomber. Rinnovando il contratto - e mi sembra che la volontà ci sia - è un segnale di voler fare un percorso con l’Inter. È in nerazzurro già da alcuni anni. Una società come l’Inter non può fare a meno di questo campione. Al di là delle offerte milionarie, questo ragazzo ha la volontà di continuare in nerazzurro. Oggi, con le cifre che girano (in Arabia, ndr), è facile perdere la testa, ma lui mi sembra un ragazzo con la testa sulle spalle. Vuole stare in Europa, vuole dimostrare il suo valore con l’Inter. Da quando ha messo piede ha Milano, è sempre stato considerato un grande professionista ed è stato sempre determinante”.

Ora c’è l’Udinese: il momento complicato dei friulani nasconde insidie per l’Inter?

“L’Udinese è una squadra molte forte fisicamente. Se il match si mette sulla parte fisica, l’Inter rischia di essere in difficoltà. Sicuramente l’insidia riguarda il gioco dell'Udinese ma l’Inter non si è mai adattata all’avversaria, ma ha imposto sempre il proprio gioco. Ora i nerazzurri devono affrontare un avversario che in questo momento ha difficoltà in campionato. Può essere un insidia, ma dipende tutto dall’Inter e non dall’Udinese: se con determinazione i nerazzurri fanno quello che sanno fare, non ci saranno sorprese”.

Qual è la vera forza di questa Inter?

“Le rotazioni continue tra i calciatori in rosa, in tutti i ruoli. La variazione che può avere il gioco dell’Inter le permette di mettere in mostra queste capacità balistiche, di corsa, di grinta. Ha giocatori molto intelligenti nel gestire il gioco, che sanno giocare insieme e trovare le migliori soluzioni possibili e mettersi nelle migliori condizioni possibili per segnare. Lo abbiamo visto contro il Napoli. L’Inter ha un centrocampo forte, con tutti giocatori determinati e un Frattesi in più”.

Samardzic si sarà pentito del dietrofront in estate?

“È un giocatore che avrebbe fatto comodo all’Inter, che poi ha dovuto cercare un altro profilo. Peccato per lui perché venire all’Inter sarebbe stato un passo in avanti nella sua carriera. È un giocatore dotato di qualità tecniche molto interessanti, sa fare qualche gol importante. Magari è solo un affare rimandato…”.

A gennaio servono rinforzi?

“La squadra sta bene, ci sono alternative in tutti i reparti. Le prestazioni di altissimo livello. Per questo non credo ci sia necessità di rinforzare la squadra in ruoli particolari. Ma magari il mercato può riservare opportunità. Ad ora credo che l’Inter debba mantenere l’equilibrio che ha e non toccare la rosa, che è fondamentale, perché ora la squadra sta bene insieme. C’è un collettivo di altissimo livello, calciatori che si vogliono bene e una bella osmosi con Inzaghi”.


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