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GdS – Dopo Skriniar, Inter stila l’identikit: “Piano A, B, i tre nomi e no Smalling”

Alessandro Cosattini

Altre soluzioni? La preferita è quella che porta a Tiago Djaló del Lille. La scorsa estate l'Inter aveva chiesto informazioni e si era sentita chiedere 8-9 milioni. Adesso la cifra è più alta perché sul portoghese, che è stato sei mesi nella primavera del Milan prima di essere inserito nell'estate 2019 nell'affare Leao, ci sono anche altre formazioni tra le quali il Napoli. Il profilo di Djaló, però, è giudicato assai interessante e tutto sommato il costo è considerato abbordabile visto che è un classe 2000 con parecchi margini di crescita.

In Italia è vagliata la pista Becao, ma il difensore dell'Udinese non è considerato una prima scelta soprattutto per caratteristiche tecniche. A dispetto del contratto in scadenza nel 2024, c'è la convinzione che la cifra richiesta dal club friulano non sarebbe certo da... saldi invernali. Esiste inoltre la possibilità di andare a cercare tra i giocatori in esubero (e poco utilizzati) nei grandi club europei. In questo caso il sostituto di Skriniar arriverebbe magari in prestito, ma il rischio di fare un flop sarebbe concreto. Ritrovarsi in difficoltà da febbraio in poi, con quasi tutto il girone di ritorno da giocare e l'accesso alla prossima Champions da conquistare, non è considerato il massimo. Ecco perché Djaló, sempre titolare nel Lille, è considerato il giusto compromesso tra spesa e affidabilità. Se invece Skriniar resterà, i dirigenti avranno più tempo per andare alla ricerca del sostituto e la prossima estate potrebbero aprirsi opportunità difficili da prevedere adesso”, si legge.

(Fonte: gazzetta.it)

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