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Il complotto Zalewski-Lookman e la stampa anti-Inter perde l’ultimo briciolo di dignità
La fine della telenovela Lookman, con l'Inter che ha comunicato al giocatore l'intenzione di ritirarsi dall'affare a metà agosto, dovrebbe portare come corollario un'altra, lunga serie di ritiri. Ossia il ritiro dei tesserini dell'Ordine dei Giornalisti di alcuni personaggi che hanno sputato sentenze e veleno sull'Inter senza pudore né dignità.
Motivo? La certezza che l'affare Zalewski contenesse chissà quale legame con Lookman e chissà quale losco giro di plusvalenze architettate dall'Inter e dall'Atalanta (praticamente le due società che meno hanno bisogno di plusvalenze in questo momento). Questi personaggi, che dovrebbero fare informazione, hanno gettato benzina sul fuoco del complottismo becero, smentiti nel giro di 24 ore.
Dopo un anno di teorie sul complotto arbitrale, concluse con uno scudetto deciso da un errore arbitrale ammesso in mondovisione dal designatore (dopo aver nascosto per mesi l'audio Var), siamo arrivati alla teoria del complotto mercataro.
Con teorie, spacciate per verità assolute con arroganza e tracotanza vomitevole, assolutamente da manicomio: l'Atalanta che avrebbe di fatto pagato il rilancio dell'Inter per Lookman strapagando Zalewski. Una teoria senza alcuna logica e alcun senso, data in pasto ai poveretti dei social. L'Atalanta che si paga da sola il rilancio per Lookman, alzando tra l'altro così la parte da girare al Lipsia. Ci sarebbe da ridere se non ci fosse già da piangere. Andate a riconsegnare il tesserino da giornalisti, ammesso che lo abbiate.
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