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L'idea iniziale di Cristian Chivu non era sicuramente il 3-5-2. Aver inseguito un giocatore come Ademola Lookman è abbastanza significativo. Nelle intenzioni del tecnico il modulo di riferimento era il 3-4-2-1. Un'idea riposta in un cassetto e non del tutto cestinata, ecco perché la dirigenza nerazzurra si guarda intorno alla ricerca di un giocatore con determinate caratteristiche.
"Il progetto estivo di un sistema diverso, il 3-4-2-1. Chivu non esclude in futuro di poter plasmare la sua Inter in maniera diversa e chissà, un domani (stagione '26-27?) potrebbe anche passare alla difesa a quattro con Akanji e Bastoni centrali e proporre un 4-3-2-1 o 4-3-3. Per quello, però, servirebbe anche un attaccante diverso, con caratteristiche simili al nigeriano dell’Atalanta. Gli osservatori di Ausilio e Baccin in ottica mercato estate 2026 stanno valutando diversi profili in Europa, ma c’è un giocatore che ha rubato l’occhio nei suoi primi mesi in Italia e si tratta di Giovane del Verona", sottolinea Tuttosport.
"Di lui hanno parlato in più di un’occasione lo stesso Ausilio e il suo nuovo agente, Beppe Riso. L’Inter a Giovane ci sta pensando, anche per un prezzo che potrebbe essere interessante. Oggi il Verona lo valuta fra i 10 e i 15 milioni, ma a fine campionato, se il giocatore continuerà a migliorare, potrebbe arrivare intorno ai 20. L'Inter c'è, soprattutto perché in organico continua a mancare un attaccante con caratteristiche come Giovane. I quattro a disposizione di Chivu sono ottimi giocatori, tutti abbinabili e interscambiabili nel gioco delle coppie, ma probabilmente nessuno ideale in un 3-4-2-1 o in un ipotetico tridente. Inoltre, il brasiliano ha una dote che manca da anni nella rosa dell'Inter, ovvero un giocatore abile nel dribbling".
(Tuttosport)
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