La rinuncia dell’Inter – almeno per ora – non ha solo motivazioni economiche, ma anche prospettiche. A cambiare il quadro sono stati i progressi dei giovani Pio Esposito e Bonny, appena arrivato dal Parma e già inserito nelle rotazioni con Lautaro e Thuram. Chivu, nuovo allenatore interista, ha mostrato idee chiare: la sua Inter deve essere verticale, aggressiva, con un centrocampo dinamico. Per questo la dirigenza ha ritenuto più opportuno destinare risorse ad altri reparti, puntando su profili giovani e rivendibili come il ventiquattrenne Koné della Roma. Un’operazione più coerente con la politica del club e molto diversa da quella che avrebbe comportato un investimento da oltre 40 milioni su un attaccante di 28 anni, di sicuro valore ma con scarse prospettive di rivendita.
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