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Inter, la rifondazione di Chivu. Tre nomi a centrocampo, corsa a due in difesa e Giovane…

Andrea Della Sala Redattore 
Manca ancora tantissimo per fare i bilanci, ma la proprietà vuole puntare sul tecnico e gli affiderà un compito difficile

Il lavoro fin qui svolto da Chivu all'Inter è stato giudicato positivamente dal club. Manca ancora tantissimo per fare i bilanci, ma la proprietà vuole puntare sul tecnico e gli affiderà un compito difficile.

"Sarà Cristian Chivu a guidare la rifondazione. A fine stagione saluteranno molti tra i senatori dell’Inter inzaghiana. Sommer, Acerbi, Darmian e Mkhitaryan sono in scadenza (stesso discorso per De Vrij che potrebbe però partire subito), mentre Hakan Calhanoglu potrebbe decidere di regalarsi un ultimo contratto importante al Galatasaray. Nel mazzo - quasi superfluo sottolinearlo - c’è pure Davide Frattesi che, per ragioni anagrafiche, non si può certo definire senatore ma che è ugualmente in uscita perché vuole trovare quella continuità di utilizzo che l’Inter non gli ha mai garantito. Non sarà un “anno zero” ma qualcosa di molto simile e a traghettare l’Inter verso un nuovo ciclo ci sarà sempre Chivu, promosso a pieni voti sul campo dalla dirigenza", sottolinea Tuttosport.

ATTACCO

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"La prossima Inter - tra l’altro - sarà finalmente l’Inter di Chivu. L’allenatore quest’anno ha adattato le sue idee al materiale umano messogli a disposizione (altro merito innegabile) perché la società ha voluto intraprendere la strada di una transizione morbida tra il quadriennio con Inzaghi e l’apertura di un nuovo ciclo. Nonostante l’allenatore prediliga la linea a quattro, si ripartirà dalla difesa a tre (scelta dovuta alla necessità di mantenere l’asse Bastoni-Dimarco, una delle eccellenze nerazzurre) ma il sistema di gioco dovrebbe virare sul 3-4-2-1 con due centrocampisti di lotta e di governo e un giocatore offensivo in più che sia in grado di saltare l’uomo. In tal senso l’Inter sta seguendo con grande attenzione Giovane (occhio a Valentin Carboni: potrebbe essere prestato al Verona proprio per rinsaldare l’alleanza tra club).

DIFESA

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Gli interventi più massicci dovranno però essere tra difesa e centrocampo, anche perché pure Dumfries potrebbe salutare. Di Palestra (operazione che potrebbe essere anticipata a gennaio) si è detto tutto, ma un’altra necessità è quella di dare a Chivu un difensore centrale mancino e in tal senso Ausilio si è già mosso per tempo prendendo le prime informazioni su Tarik Muharemovic con Giovanni Carnevali, ad del Sassuolo. In difesa altro giocatore da mesi sotto osservazione è Oumar Solet ma prima di provare un affondo Marotta vuole capire l’evoluzione delle vicende extrasportive che l’hanno coinvolto.".

CENTROCAMPO

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"In mezzo al campo un big l’Inter lo cercava già un’estate fa e i candidabili - a oggi - sono gli stessi. In prima fila c’è sempre Koné, quindi Ederson, infine Khéphren Thuram. Il brasiliano dell’Atalanta, avendo il contratto in scadenza nel 2027, è il profilo più facilmente aggredibile anche perché tatticamente si può fondere alla perfezione con Barella (Ederson all’Atalanta gioca a sinistra con De Roon). Il più serio candidato per completare la batteria sulla mediana è Alexandar Stankovic, già promosso da Chivu che lo aveva allenato nelle giovanili. Il ragazzo è esploso al Bruges e l’Inter ha la possibilità di ricomprarlo per 23 milioni, avendone incassati però 10 dalla sua cessione: visti i prezzi che girano, un affare da non lasciarsi scappare", chiude il quotidiano.