Bayer, Erik ten Hag: “Vorrei che Xhaka restasse. Non vedo l’ora di lavorare con lui”

Nelle scorse settimane si era parlato di una rottura tra il nuovo allenatore del Bayer Leverkusen Erik ten Hag e Granit Xhaka. Il giocatore è stato accostato prima al Milan, poi anche all'Inter. La rottura col neo allenatore del club tedesco sarebbe dovuta al fatto che lui non avrebbe preso contatti col giocatore da quando è stato ufficializzato come nuovo tecnico. Ma nelle scorse ore l'allenatore ha parlato proprio del giocatore.

Oltre a Wirtz, passato al Liverpool per una cifra che si aggira intorno ai 150 milioni di euro, anche l'allenatore campione di Spagna Xabi Alonso (Real Madrid), Jonathan Tah (Bayern Monaco) e l'ala Jeremie Frimpong (Liverpool) hanno lasciato il club. Così il nuovo allenatore spera e ritiene che non ci siano ulteriori addii. «Devo essere d'ispirazione, questo è chiaro. Devono credere che avremo di nuovo successo», ha affermato l'olandese in un'intervista al Kölner Stadt-Anzeiger e al Rheinische Post.

«La squadra sta subendo un cambiamento importante. L'allenatore se n'è andato, così come giocatori importanti tra cui Florian Wirtz, un giocatore molto importante che ha avuto una grande influenza sullo stile offensivo del Bayer finora. Ma presenteremo una squadra forte; il club ha tutto sotto controllo», ha detto.

Tra le voci dei giocatori in partenza appunto anche quelle su Granit Xhaka: «Siamo nel bel mezzo della sessione di calciomercato. Vogliamo che tutti i giocatori che sono ora qui rimangono. Anche Xkaka? Assolutamente», ha aggiunto l'allenatore che spera che il club gli regali anche dei rinforzi.

Le parole alla Bild

In Germania più che di offerte dall'Italia si parla di quelle ricevute dall'Arabia Saudita e dall'Inghilterra ma sul giocatore ten Hag ha detto: «Se temo che lasci il club? No e se dipendesse da me dovrebbe restare. Siamo qui in Brasile insieme solo da pochi giorni. Ho giocato contro di lui da allenatore del Manchester United quando era all'Arsenal. Certo, conosco molto bene il suo stile di gioco, avendolo sperimentato in molte competizioni internazionali: all'Arsenal, al Leverkusen e in Svizzera. Ma ci siamo appena conosciuti di persona e non vedo l'ora di lavorare con lui. Se gli ho detto che vorrei restasse? Sì! Granit dovrebbe restare».