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Prima gli stranieri, ora i 5 cambi: l’ultima polemica sull’Inter va oltre l’imbarazzo

Daniele Mari

La profondità della rosa dell'Inter, elemento sempre giudicato un vanto per altre squadre, ora sembra diventare un indebito vantaggio

In un confronto dialettico diretto, si sarebbe detto "non sai più a cosa attaccarti". Il livello della polemica nel calcio italiano è davvero sceso in basso, troppo in basso persino per chi è abituato.

Per chi è abituato ad anni e anni di polemiche fatte ad arte sull'Inter di Mancini prima e Mourinho poi. Polemiche che sono state recentemente commentate con fastidio anche da una persona pacata come Esteban Cambiasso.

"C'era una cosa che veniva tirata fuori ogni gara. Chi se ne frega se un giocatore come Stankovic è italiano o no? Ciò che conta è il suo interismo, e uno attaccato come lui alla maglia è merce rarissima. Confesso che le critiche sull'Inter troppo "straniera" mi disturbavano", ha detto in maniera molto candida Cambiasso nell'intervista rilasciata a Paolo Condò per il Libro "La storia dell'Inter in 50 ritratti".

GLI ITALIANI IN ROSA NON INTERESSANO PIU'

Da quando è arrivato Beppe Marotta, all'Inter gli italiani si sono moltiplicati ma il cavallo di battaglia tanto caro ad Arrigo Sacchi, in tv, non tirava più. E così l'Atalanta dei sogni di Gasperini, praticamente una multinazionale, non si è mai vista rinfacciare i risultati ottenuti "ostacolando la crescita della Nazionale".

Pensavamo che con la sterile polemica sugli stranieri si fosse toccato il fondo (per tacere di quella sulle plusvalenze sui giovani, esercizio da condannare a targhe alterne). Invece, in queste ultime ore abbiamo iniziato a scavare.

L'INDEBITO VANTAGGIO

E così ci ritroviamo con un'Inter che vince grazie agli ingressi di Sensi, Hakimi, Vidal, Nainggolan e Sanchez. E allora? E allora non si può. La regola "non è giusta", avvantaggia le big (sai che scoperta) e snatura il calcio.

Peccato che la suddetta regola sia stata introdotta e confermata a livello nazionale e internazionale da tutte le federazioni, Premier League esclusa. Sarà così in Italia, Francia, Germania, Spagna, Europa League e Champions League. E' così da mesi e mesi ormai.

Ma il problema sorge oggi, sorge per quella "doppia squadra che l'Inter può mettere in campo".

"Conte ha l'organico più forte, poi questi 5 cambi snaturano il calcio, praticamente puoi cambiare mezza squadra", ha sentenziato un giornalista stamattina, noto tifoso della squadra arrivata prima lo scorso anno.

E così la profondità di rosa del Professore Sarri, le alternative del Maestro Pirlo diventano un indebito vantaggio se utilizzate da quel piangina di Conte. Una polemica sterile che supera il livello di imbarazzo del bar sport. Una regola europea, che andava bene finché nell'Inter entravano Esposito e Agoume. Con Vidal e Hakimi, va già meno bene. L'Inter si abitui, la situazione potrà solo peggiorare.