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Conte non è in fuga, ma chiede certezze. Al tavolo con Zhang un ‘dubbio lecito’

IL tecnico dell'Inter, ieri in conferenza, non ha risposto alle domande sul futuro rimandando tutti i discorsi dopo lo scudetto

Andrea Della Sala

L'Inter gioca oggi alle 15 con il Verona a San Siro. Il tecnico dei nerazzurri Conte, ieri in conferenza stampa, non ha voluto parlare di futuro e di programmazione, ma ha risposto a tono a chi gli chiedeva dell'incontro col presidente Zhang: "Dobbiamo rimanere concentrati, abbiamo sempre dato grande dimostrazione di serietà professionale. A voi servono notizie, ma qui ci stiamo giocando il lavoro di due anni. Mi auguro di festeggiare, poi risponderò a tutto, del resto non mi sono mai nascosto".

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Il tecnico ha bisogno di certezze

"Di cosa ragionare? Di programmi, evidentemente. Conte ha bisogno di certezze. Non vuole fumo, la nebbia poco gli è simpatica. Vuole vedere l’orizzonte, di qualunque colore esso sia. E poi è pronto a far navigare la barca in mare, che sia calmo, agitato o addirittura tempestoso. Quel che della scorsa stagione non gli è andato giù è stato il fatto che, in termini di programmi e dunque inevitabilmente di mercato, si è partiti in un modo e poi si è cambiato in corsa. È questo il terreno sul quale vuole confrontarsi, pretendendo appunto chiarezza. E per chiarezza, si intende anche riguardo alla comunicazione degli obiettivi", spiega La Gazzetta dello Sport.

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Non vuole andare via, ma dubbio lecito

"C’è chi azzarda già discorsi sulla Champions che verrà, su come l’Inter dovrà essere in grado di affrontarla, sul fatto che i nerazzurri debbano essere chiamati a giocare la competizione da protagonisti. Fermi tutti: in Europa, per lottare con chi arriva in fondo (o almeno ha l’ambizione di farlo) servono cose diverse rispetto, per esempio, a quelle garantite dal club solo la scorsa estate, quando dopo il cambio di programma l’Inter è riuscita a portare a casa solo parametri zero e dintorni, ovvero Kolarov, Vidal e Darmian. Se il tema è «Conte parla così perché vuole andare via» ecco... no, non è questo il punto. E non è questa l’intenzione del tecnico, al netto di un contratto che in ogni caso lega l’allenatore ai nerazzurri per un’altra (ricca) stagione. Il punto è un altro: si può vivere un altro campionato cercando di tenere ancora uniti i giocatori nonostante stipendi rinviati per mesi? Il dubbio è lecito. E sarà messo sul tavolo al momento giusto con lo scudetto in tasca, di fronte a Steven Zhang, atteso a Milano entro venerdì", aggiunge il quotidiano.

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