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CorSera – Investcorp voleva l’Inter già a novembre. Senza Champions Zhang molla?

Redazione1908

Senza Champions League, tutto il progetto Suning rischia di venir giù. E tornano le voci su Investcorp, fondo del Bahrein

Il cammino Champions dell'Inter si è maledettamente complicato nelle ultime settimane. L'Inter non sa più vincere, soprattutto non sa più segnare. E la crisi di risultati mette in dubbio anche il futuro. Senza Champions League, tutto il progetto Suning rischia di venir giù.

Il Corriere della Sera commenta le voci sul rinnovato interesse di Investcorp, fondo di investimento del Bahrein, già accostato all'Inter in inverno.

"L’indiscrezione su un possibile cambio di proprietà dell’Inter alla fine della stagione 2022/23, a maggior ragione in caso di mancata partecipazione alla Champions League, si fa sempre più risoluta. Secondo il Sole 24 Ore, tra i soggetti interessati spunterebbe un altro nome, non così nuovo trattandosi di Investcorp. Si tratta, infatti, del fondo di private equity del Bahrein che starebbe puntando all’acquisto della squadra milanese fin dal fallimento della trattativa per ottenere il Milan prima di RedBird. Non da soli, però: InvestCorp, secondo i rumor raccolti dal quotidiano finanziario, sarebbe propenso a mettersi alla testa di una cordata di investitori che ruotano attorno al piccolo, ma potente regno del Barhein".

Il primo tentativo e il futuro in dubbio di Zhang

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"La proposta per il Milan è stata avanzata l’estate scorsa. Non essendo andata a buon fine, dopo il testa a testa perso con il fondo americano RedBird, a novembre 2022 ha manifestato il suo interesse per l’Inter, portando sul tavolo l’ipotesi di un’operazione che coinvolgesse un consorzio di investitori. Il dossier è stato chiuso temporaneamente alla fine di dicembre, quando altri fondi di investimento straniero hanno iniziato a farsi avanti, ma sarebbe tornato nei piani di Investcorp nelle ultime settimane.

Secondo il Sole 24 Ore, il principale ostacolo è stato e rimane l’attuale presidente neroazzurro Steven Zhang, il quale ha sempre smentito l’intenzione di vendere la società, alla quale l’attuale proprietà attribuisce una valutazione di circa 1,2 miliardi di euro. Rimane, però, fissata a maggio 2024 la scadenza entro cui Zhang dovrà restituire il prestito triennale da 275 milioni di euro al fondo Oaktree. Una cifra che non tiene conto degli interessi (al 12%). Il rifinanziamento, già tentato dall’imprenditore cinese, non sembra essere un’opzione a causa del continuo incremento dei tassi", scrive il Corriere della Sera.