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Mese decisivo, Eriksen deve diventare il faro dell’Inter: “La chiave si ‘nasconde’ ad Appiano”

Ora diventa fondamentale l'impiego del danese

Marco Macca

In un mese in cui l'Inter di Antonio Conte si gioca molto, se non tutto, l'impiego con regolarità di Christian Eriksen diventa una delle priorità assolute dell'allenatore nerazzurro nei prossimi giorni. il danese è infatti in grado di dare quella qualità e quella fantasia che, per esempio, sono mancate alla squadra nella partita di ieri contro il Napoli.

Nell'affrontare difese schierate, le armi a disposizione dell'ex Tottenham (non ultima il tiro da fuori) potrebbero risultare decisive. Ecco perché diventa importante integrare al più presto Eriksen nell'idea di calcio di Conte. La chiave, secondo la Gazzetta dello Sport, è nel lavoro ad Appiano Gentile con lo staff tecnico nerazzurro.

"Per Conte, che in mezzo al campo chiede movimenti a memoria, Christian diventerà importantissimo. Adesso, però, deve ancora entrare completamente nei meccanismi contiani. Guardando i suoi numeri stagionali, inoltre, il danese non è stato poi così fermo a guardare. Finora, tra Tottenham e Inter, il “rivale” di Cristiano Ronaldo ha giocato 32 partite. L’ultima in campo per tutti i 90 minuti è stata contro il Middlesbrough, in FA Cup, il 14 gennaio. È passato un mese, quindi tanto ma non tantissimo. Anche se, come ha rivelato lui stesso, in Inghilterra gli chiedevano di entrare in campo e provare a fare qualcosa mentre Conte vuole disciplina tattica da tutti i suoi uomini. La differenza sta tutta qui: il lavoro ad Appiano con lo staff di Antonio è la chiave". 

INTUIZIONE - "Con le partite che diventano sempre più decisive, però, l’apporto di Eriksen diventa fondamentale. Perché davanti a difese schierate come quella del Napoli a San Siro serve un’intuizione, soprattutto se Lukaku e Lautaro per una volta non riescono a sfondare. E con Sensi ancora in ritardo, l’esigenza di far decollare Eriksen è primaria".

MESE DECISIVO - "Domenica c’è la Lazio, poi il doppio confronto in Europa League con il Ludogorets (da non sottovalutare), la sfida con la Juve e il ritorno con il Napoli. L’Inter nel giro di tre settimane si gioca tanto, se non tutto. Con Eriksen chiamato a dare risposte da top player. Perché lui sa inventare e con lui Conte ha anche un’arma offensiva in più, ovvero i tiri da fuori. Come dimostrato nello spezzone di derby: se la punizione da 30 metri non si fosse stampata sull’incrocio della porta di Donnarumma, Christian sarebbe entrato nel mito. Non è successo, ma il tempo per fare innamorare i tifosi nerazzurri c’è. Già dalla partita dell’Olimpico contro la Lazio?".

(Fonte: gazzetta.it)

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