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Inter, mai così tanti gol subiti dall’esonero di Mazzarri: nerazzurri macchina da gol ma…

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Il confronto con le ultime stagioni evidenzia i problemi della retroguardia nerazzurra

Daniele Vitiello

Il pareggio contro la Roma ha lasciato un po' di amaro in bocca nello spogliatoio dell'Inter. I nerazzurri avevano assaporato una vittoria che per quanto creato nella trequarti avversaria avrebbero anche meritato. Tutto è sfumato, purtroppo, a causa della rete siglata nel finale di gara da Mancini. Il colpo di testa del difensore giallorosso ha costretto Samir Handanovic a raccogliere per l'ennesima volta in stagione la palla dal fondo del sacco. Doveroso quindi riflettere sui problemi di una fase difensiva che, uniti allo scarso cinismo in area avversaria, finiscono per vanificare l'importante mole di gioco prodotta dalla squadra.

Cosa succede alla retroguardia di Conte? Sono sicuramente diversi i fattori che incidono sul numero dei gol subiti. I difensori nerazzurri, tanto per cominciare, soffrono la velocità degli avversari in campo aperto. La qualità del pacchetto arretrato non è in discussione, ma la rapidità non è di certo la miglior dote dei tre centrali titolari. Skriniar, De Vrij e Bastoni faticano quando costretti a rincorrere o a rientrare rapidamente, talvolta malcoperti dalla mediana. Il sistema di gioco e il baricentro più alto rispetto alla scorsa stagione accentuano tale problema.

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Il confronto con le ultime stagioni certifica le difficoltà del momento. Bisogna arrivare con la mente all'annata 2014/15 per trovare un numero più alto di quello attuale nella casella delle reti incassate alla diciassettesima giornata. Quella dell'esonero di Mazzarri, dopo undici partite, per intenderci. Al posto dell'ex Napoli arriva Roberto Mancini, capace di invertire la rotta. Il tecnico di Jesi fa poi registrare il miglior dato da allora ad oggi nel campionato successivo, con appena 11 reti subite e il momentaneo primo posto in classifica. Nemmeno nella triste stagione dei tre allenatori, De Boer-Vecchi-Pioli, l'Inter ha fatto peggio.

Sono lontanissimi anche i numeri collezionati da Spalletti. Il toscano nel suo biennio ha fatto registrare in altrettante partite quota 13 e 14. Altrettanto importante il divario rispetto ad un anno fa, come dimostra la tabella proposta. A 'salvare' in qualche modo Conte sono stati finora i tantissimi gol segnati, nonostante i numerosi errori sotto porta dei suoi giocatori. Urge qualche accorgimento per rendere più solida l'Inter. Solo in questo modo la Beneamata potrà insidiare con ancora maggior vigore la vetta.

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