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Inter, Candreva: “Siamo un bel gruppo, Lukaku eccezionale. Conte? Ci controlla sempre”

Le parole dell'esterno nerazzurro

Marco Astori

Intervenuto in una diretta Instagram con Cronache Di Spogliatoio, Antonio Candreva, esterno dell'Inter, ha parlato di diversi temi, tra cui il gruppo nerazzurro, Antonio Conte e non solo.

IL RUOLO – «Quando sono arrivato alla Lazio con Reja ho iniziato a ricoprire il ruolo di esterno destro. È una posizione che deve alternare il fare tutta la fascia fino al venire dentro al campo. Il millesimo di secondo è determinante nel momento in cui ti sposti la palla e riesci a crossare: i tempi sono importanti nel calcio».

CONTE – «Conte ci prepara fin dal primo giorno della settimana. L’intensità c’è sempre nelle nostre sedute. Il mister è sempre presente, ci controlla e i preparatori anche: ogni giorno ci spiegano il programma da fare, siamo in linea per tenerci in condizione in questa fase complicata».

CANDREVA E IL CALCIO – «Io ho sempre creduto in me stesso. Fa piacere che gli allenatori che cambino e mi tengano al centro del progetto, è la voglia di contraddistinguersi ogni anno. Da quando sono arrivato alla Lazio ho capito che la continuità è la cosa più importante. Ognuno di noi ha un percorso e non finisce mai l’età per imparare».

IL RITIRO – «Sono strafelice di fare il lavoro più bello del mondo, per quanto mi riguarda. A oggi non mi sono posto questa domanda: voglio giocare fino a quando avrò l’entusiasmo di oggi e di quando ero bambino».

LO SPOGLIATOIO – «Nello spogliatoio accadono le cose che poi racconti in eterno. Siamo un bel gruppo, siamo felici e sul gruppo WhatsApp siamo belli attivi. Siamo una bella banda. Da noi 4 o 5 portano bagnoschiuma e shampoo, poi a fine settimana finisce tutto. Così abbiamo chiesto alla società di comprarceli e lasciarli nello spogliatoio (ride, ndr)».

ESPOSITO – «È forte, ma non lo diciamo. Il ragazzo è eccezionale: pulito, vuole migliorarsi, ha fame, in gamba. Le sue qualità sono impressionanti, può far parlare di lui se rimane quello che è».

RITIRO PRE-GARA – «Il compagno di stanza meno rumoroso non esiste. Ognuno ha le proprie priorità. Alla Lazio ero con Marchetti, in Nazionale con Cerci. Quando cresci e invecchi vai in stanza singola: mi alzo presto la mattina e non disturbo. Quando si affrontano partite importanti dormi poco e male, pensi a quello che sarà il giorno dopo. Il ricordo con più emozione è l’esordio al Mondiale contro l’Inghilterra: la sera prima ero incasinato mentalmente, è il sogno di tutti fare un Mondiale».

COSA DEVE FARE UN GIOVANE – «Deve divertirsi, non deve mai mancare la voglia di migliorarsi. Non mollare, non abbattersi, nessuno ti regala niente. Ci saranno delle montagne russe da affrontare e lì devi tirare fuori il carattere. Sacrificio e umiltà: giocate fino a quando non vorrete smettere».

(CronacheDiSpogliatoio.it)

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